Il Cinema di Christopher Nolan, tematiche, estetica e poetica del regista

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$lask
view post Posted on 20/12/2012, 15:48 by: $lask     +1   +1   -1
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CHRISTOPHER NOLAN, ARTISTA DELL'EVASIONE - Parte 2

Come reagite al recente lavoro di Nolan dipende dal grado con cui considerate il termine "adolescente" un dispregiativo; certamente, c'è un distacco inumano nel paesaggio onirico di Nolan - un'atmosfera ultraterrena, asessuata. In Inception, l'arrivo dei tirapiedi armati nel sogno dell'obiettivo suscita il commento "il subconscio dell'obiettivo è stato militarizzato". La battuta potrebbe suggerire un id ribelle impazzito, ma il risultato è nei fatti una radicale riduzione delle possibilità a mitragliatrici, esplosioni e incidenti d'auto. Il subconscio qui è stato infantilizzato.
Questo senso di non crescere mai a là Peter Pan si riflette nella sua scelta degli attori. Leonardo Di Caprio, Joseph Gordon-Levitt, Heath Ledger e Christian Bale erano tutti attori giovanissimi, e presentano una mascolinità adolescenziale, svelta e risolutivamente ordinaria.
I personaggi maschili preferiti da Nolan vestono tutti in modo meticoloso e in confidenza con la tecnologia. In Inception l'Eames di Tom Hardy è un anacronismo stile "Bond", scimmiottato per la sua durezza, così come la routine di flessioni di Bale strappa un sorriso rassegnato a Michael Caine in Batman Begins. Inception è probabilmente il primo film di "uomini-in-missione" popolato da creativi di internet - un blockbuster d'azione con borse da uomo.

Ma se il lavoro di Nolan è sfacciatamente leggero sul machismo, non ha neanche un piccolo spazio per personaggi femminili complessi. Le donne rimangono fissate negli originali archetipi della femme fatale, la vittima o l'ingenua dagli occhioni innocenti. Alcune delle attrici ingaggiate da Nolan riescono a infondere nelle loro donne maggiore interesse (in particolare Rebecca Hall in The Prestige), ma altre (come Maggie Gyllenhaal in The Dark Knight) lottano in parti sottostimate.
La paura di una femminilità autoritaria che passa attraverso le pellicole di Nolan è magari una conseguenza della tradizione noir. Qualsiasi suggerimento di sessualità aggressiva o volgarità tende a indicare corruzione - come con l'alleata traditrice di Carrie-Ann Moss in Memento, o la studentessa sgualdrina in Insomnia che è punita per la sua licenziosità da Pacino. Le donne di Nolan, sembra, sono solo fatte per essere desiderate, piante o diffidate.

Il bisogno degli adolescenti di protezione dalla venalità umana - e la quasi impossibilità di trovarla - si collega al disconoscimento di Nolan del cinismo nel processo di realizzazione di un film. Ha parlato del suo desiderio di "ritrarre sogni su pellicola", ma la relativa ironia è che i suoi sogni - e per estensione, quelli del suo pubblico - sono essi stessi colonizzati dai film. Nolan convoglia la vita immaginativa co-optata del teenager degli anni '80, la delineazione ed esplorazione dell'immaginazione di noi stessi attraverso il prisma della cultura popolare - la videoteca, la fumetteria, la rivista di cinema. Il giovane Orson Welles chiamava Hollywood "il più grande set di treno elettrico che un ragazzo abbia mai avuto"; nell'iniziale sogno inondato dalla pioggia, un gigantesco treno appare dal nulla nel mezzo di una strada trafficata. Questo tipo di cosa è parte del fascino del lavoro di Nolan: un'aperto riconoscimento del suo proprio senso di realizzazione dei desideri, che lo porta così tanto vicino al suo pubblico.

L'escapismo per Nolan è sia la più grande forza che il suo punto di debolezza, perchè potrebbe essere letto come un rifiuto di qualsiasi azione radicale nel mondo reale. Le parole conclusive di The Dark Knight - "A volte la verità non basta. A volte le persone meritano di più." - potrebbero valere come l'argomento di quel film, e per la verità globalmente come un'affermazione sull'obiettivo di Nolan, ma potrebbero anche essere viste come un sentimento reazionario in un film che presenta il pubblico generale come una folla pericolosa di persone che si lamentano, ad un passo dal panico e dall'omicidio, che per evitare il caos deve essere manipolate dai politici, dai poliziotti, da eroi e milionari. Come ha indicato Slavoj Zizek, The Dark Knight è un'espressione della "indesiderabilità della verità" - non si potrebbe desiderare migliore definizione di intrattenimento escapista.

Ed effettivamente l'indesiderabilità della verità può essere vista come il tema chiave di Nolan, rintracciabile in tutti i suoi film - con le sue origini che risiedono in una paura di cosa potrebbe accadere quando i fragili codici che impediscono (nella frase di Joker) alle persone civilizzate di mangiarsi tra di loro si rompono.
Quelle che violano questi codici sono state figure di paura nel suo lavoro fin dall'inizio. Following è stato influenzato dall'esperienza di Nolan di aver avuto un'intrusione nel suo appartamento a Londra; Memento è un incubo sulla perdita di controllo, come lo è Insomnia; The Dark Knight riguarda i sacrifici necessari per mantenere il controllo. La figura criminalmente diabolica di Bane (Tom Hardy) in The Dark Knight Rises è un altra incarnazione di questa paura.
Vigilare contro questa perdita di controllo spesso implica compromessi morali. Quasi tutti i film di Nolan includono una scena in cui gli eroi intrappolano e torturano gli antagonisti per raggiungere uno scopo moralistico. Nolan sembra suggerire che è l'abilità umana di romanzare sè stessi - per testare una moralità soddisfacente, per rendere loro stessi ciò che hanno bisogno di essere - che li redime. Questa autorealizzazione implica una scelta.
In Inception, la rinuncia di Cobb alla sua innamorata dei sogni è una scelta tra una bugia e ciò che potrebbe essere possibilmente una bugia ulteriore: la catarsi dell'unificazione con i suoi figli. Nella stessa maniera, il Leonard Shelby di Memento (Guy Pearce) usa deliberatamente la sua amnesia per ingannarsi in confortanti illusioni - per dimenticare letteralmente la verità.
Nelle pellicole di Nolan, l'unica speranza sembra essere la speranza di evasione. Invece del riciclato mito di Gesù presente in molti film basati sull'azione, lui usa il cinema mainstream per descrivere un insolubile vincolo tra il pessimismo e l'idealismo.

fonte: http://www.bfi.org.uk/news/sightsound/chri...n-escape-artist
 
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