Il Cinema di Christopher Nolan, tematiche, estetica e poetica del regista

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$lask
view post Posted on 24/12/2012, 15:02 by: $lask     +1   +1   -1
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CHRISTOPHER NOLAN, ARTISTA DELL'EVASIONE - Parte 4

COMPLESSITA' STRUTTURALE

Benchè Memento si possa vedere come un rovesciamento della storia Jorge di Luis Borges ‘Funes the Memorious’, nella quale un uomo non dimentica niente di ciò che gli succede, le influenze letterarie nell'opera di Nolan appaiono largamente strutturali e le pellicole ne
forniscono il contenuto. Da laureato in Letteratura Inglese, Nolan ha parlato di come ha imparato ad apprezzare "le libertà creative adottate dagli scrittori" e si può discutere di come il suo lavoro sia mosso principalmente da un interesse per la complessità e per l'innovazione strutturali.

Ognuno dei suoi fim coinvolge storie nascoste, offuscamento, sviamento ed elementi di metacinema. The Prestige replica nella sua struttura le parti di un numero di magia: la 'promessa' (pledge), la 'svolta' (turn) e il 'prestigio' (prestige). The Dark Knight è incentrato sulla narrazione a noi celata di ciò che il Joker sta facendo quando è fuori dalla scena - una narrazione a cui si allude ma che è lasciata interamente all'immaginazione del pubblico.
La struttura duale di Memento è imperniata sulla separazione tra la narrazione della vendetta delusa che l'amnesico Leonard Shelby ha creato per se stesso e la narrazione nascosta - quella di un uomo che dimentica deliberatamente la verità affinchè possa avere una ragione di vita. In Following, lo script - che parla di uno scrittore che segue alcuni estranei per trovare una storia da raccontare - è stato concepito in modo che se i soldi finissero, ciò che rimarrebbe costuirebbe una storia di per sè, quindi risolvendo nettamente il problema affrontato da molti aspiranti registi di essere bloccati nel limbo tra cortometraggio e film.
L'interesse di Nolan in narrazioni coesistenti o parallele raggiunge la sua apoteosi in Inception, un'opera di metacinema stupefacentemente pura, dove la creazione di un sogno funziona come un'esplorazione del metodo artistico - una rivelazione della narrazione dentro la narrazione che allude all'espansione microcosmica e macrocosmica senza fine.
Orson Welles una volta disse che un artista di successo dovrebbe conoscere i limiti della sua arte e, mentre Nolan è a conoscenza di questi vincoli, sa anche cosa apporre ai confini per dare l'impressione che questi limiti non esistano. In Inception, usando le scale di Escher come modello, l'architetto del sogno Ariadne (Ellen Page) costruisce illusioni simili al labirinto per camuffare i limiti dell'esperienza onirica, così come Nolan usa scene di deliberata ambiguità per suggerire che l'architettura di un film potrebbe continuare all'infinito, in tutte le direzioni.
In The Prestige, il ciclo infinito creato dalla machina duplicante ci impedisce di capire se sia il vero Angier (Hugh Jackman) a morire alla fine del film o uno dei suoi cloni. Anzi, data l'infinità di cloni che la macchina può produrre, noi non potremo mai sapere veramente se sia davvero morto.

L'abilità di Nolan di accatastare varie strutture sulla cima di un'altra è la chiave per mantenere accessibili trame così strutturalmente ambigue e intricate.
Fondamentalmente Memento e Inception hanno dinamiche hollywoodiane alla base, con punti di svolta e climax catartici. La complessità dei film lascia sempre spazio per tradizionali scene d'azione e scene d'inseguimento come la corsa di Dormer sui tronchi in Insomnia o il precipitarsi di Cobb tra le strade di Mombasa in Inception.
Ma come con Hitchcock, pochi elementi in un film di Nolan hanno una funzione esclusiva, quindi persino questi inseguimenti operano come rivelazioni su un personaggio: Dormer è determinato ma stanco, e su una posizione instabile; Cobb non è capace di distinguere tra sogno e realtà, e finisce in un vicolo che si restringe per schiacciarlo. In una delle prime scene di Memento, la difficile situazione psicologica di Leonard Shelby è delineata da uno stacco diretto nel mezzo di una scena di inseguimento - "Ah, sto inseguendo quell'uomo. No... è lui che sta inseguendo me."

Queste narrazioni multi-strato lavorano attraverso acutezza visiva e montaggio veloce - e un inusuale grado di fiducia riposta nello spettatore per seguire la storia. Questo può includere una massiccia compressione delle scene - nel prologo di Batman Begins, Nolan ci porta con insistente parsimonia dall'incontro di Bruce Wayne con una caverna piena di pipistrelli alla morte dei suoi genitori, facendo familiarizzare lo spettatore con la storia mentre allo stesso tempo la rappresenta in modo diverso.
Implementa anche uno stile di montaggio contro-intuitivo staccando rapidamente da ciò che in un blockbuster standard sarebbe la scena madre - come il montaggio che alla fine mette a tacere la risata sonora del Joker in The Dark Knight, isolandolo bruscamente cosicchè la sua risata finale suoni più come un gemito di dolore.
Il montaggio è usato anche per rappresentare stati psicologici e fondono la soggettività dei personaggi con quella dell'audience. (Da Batman Begins, i film di Nolan sono stati montati da Lee Smith, altrimenti meglio noto per il suo lavoro con Peter Weir.) Considerando il termine flashback letteralmente, Nolan interseca immagini quasi subliminali per suggerire il ricordo colpevole degli eventi passati in Insomnia, o mostrarci la paura di un giovane Bruce Wayne di fronte alle figure pipistrellesche (?) che compiono acrobazie dal soffitto del teatro in Batman Begins.
In scene di disorientamento - come quando Dormer è perso nella nebbia in Insomnia - il montaggio si avvicina all'astrazione, come fa in momenti di distorsione percettiva, con trucchi di camera, suoni ambientali e sottile CGI usata per evocare le allucinazioni inflitte e sofferte dallo Spaventapasseri in Batman Begins. (Il biopic di Nolan su Howard Hughes a lungo pianificato, se mai sarà realizzato, potrebbe offrire un cambiamento su argomenti più adulti. Tuttavia la sua intenzione di concentrarsi sulle ultime fasi della vita del milionario recluso suggerisce che anche questa potrebbe essere una possibilità per descrivere condizioni psicologiche come compulsione ossessiva e paranoia.)

Mentre molti registi d'azione mostrano la violenza in primo piano, Nolan la usa in maniera fugace. I combattimenti montati in maniera serrata nei film di Batman suggeriscono più che mostrare l'impatto. Invero, durante The Dark Knight, il Joker ha pugnalato un uomo in faccia con una matita, disfigurato un gangster rivale con un coltello e costretto due scagnozzi ad un duello mortale tra di loro con una stecca da biliardo rotta. Nonostante la presentazione di questi eventi è montata per la suggestione della massima violenza - non vediamo una goccia di sangue.

Il cinema di Nolan è guidato dal bisogno di intrattenere gli innocenti insoddisfatti - persone che per prime hanno amato i film, i fumetti, i libri e i giochi nella loro giovinezza - e per aiutarli a trascendere i limiti dell'ordinaria esistenza, dell'età adulta. Qualunque siano le impliazioni di un escapismo così altamente funzionale, Nolan non ha ancora disonorato il patto con i suoi fan. Come Angier espone alla fine di The Prestige: "Il pubblico conosce la verità. Il mondo è semplice, miserabile, solido o del tutto reale. Ma se riuscivi a ingannarli anche per un secondo, allora potevi sorprenderli. Allora riuscivi a vedere qualcosa di molto speciale. Davvero non lo sai? Era quello sguardo sui loro volti."

Fonte: http://www.bfi.org.uk/news/sightsound/chri...n-escape-artist
 
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