Lev Yashin |
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| Diciamo che dare una risposta a questa domanda presuppone una riflessione abbastanza profonda e globale: è chiaro che ci sono dei temi che pervadono tutte le pellicole di Nolan, l'ossessione e il doppio ad esempio, ma quello che posso dire è che di solito il regista inglese parte da emozioni o stati d'animo perlopiù negativi. D'altra parte Nolan nasce come regista noir, quindi si concentra sulle debolezze e sui lati oscuri dei suoi personaggi ed è per questo che alcuni suoi film possono essere percepiti come pessimistici. Attenzione: noi italiani, per via del nostro DNA culturale, abbiamo associato il termine pessimismo alla connotazione leopardiana che è molto estrema, cosa che invece non si riscontra completamente in Nolan, anzi. Sicuramente Memento, Following e Insomnia sono le opere più cupe in questo senso perché l'essere umano non ne esce mai redento, ma si rende conto più che altro della sua debolezza e ossessione e decide di abbracciarla. Ma anche in The Prestige di certo non c'è da stare allegri ed è qui che la sua poetica raggiunge il picco autoriale e il finale di certo toglie si un po' di amaro in bocca, ma, come dice Tesla, c'è stato un prezzo carissimo da pagare. Poi per quanto riguarda i blockbuster, c'è sempre l'intento di partire da qualcosa di buio, per arrivare però ad una conclusione diversa, seppur con i suoi se e ma, basti pensare ad Inception e TDK. Direi che TDKR è il primo scorcio di luce che si intravede nei personaggi di Nolan, benchè Cobb alla fine di Inception abbia compiuto il suo percorso di redenzione e catarsi
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