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| In quest'ultima decina di giorni ho visto "Breaking Bad" di Vince Gilligan. Veramente molto, molto bello. Un'idea decisamente vincente, che parte da uno spunto narrativo interessante per andare a costruire, attraverso una sequenza inarrestabile di azioni e reazioni a catena, un dramma umano e familiare, con personaggi iconici e memorabili, che permettono di entrare in profondo contatto con i vari caratteri e di vivere quindi con loro ogni situazione, dalla più leggera alla più drammatica. Ci riesce anche e soprattutto grazie a delle gran belle interpretazioni da parte di tutto il cast, tra le quali svettano in maniera particolare quelle di Bryan Cranston, Aaron Paul e Giancarlo Esposito (ma anche di Anna Gunn, che é riuscita a farmi odiare in maniera del tutto sincera e profonda la moglie di Walter), così come anche grazie all'ottimo lavoro in fase di scrittura e di regia, con entrambe che si mantengono quasi sempre su livelli medio-alti, tra idee, ispirazioni e citazioni varie. Per me si va da un crescendo delle prime due stagioni ad un leggero calo che si può avvertire durante la terza, mentre si assiste ad una fortissima ripresa nel corso della quarta, fino ad arrivare ad una grande quinta stagione conclusiva, sulla quale Gilligan stesso pone la parola fine con un gran bel finale da lui diretto. Ora posso anche guardare, con occhio consapevole, quello splendido montaggio virale che gira da qualche anno in rete e che mi fa sganasciare!
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