Ho visto Episodio VIII "Gli Ultimi Jedi", che secondo Rian Johnson dovrebbe essere al singolare, quindi "L'Ultimo Jedi". Malgrado quanto affermato in tutta Europa è stato tradotto al plurale... mistero della produzione!
Questo nuovo Episodio è chiaramente un capitolo di transizione che crea un ponte all'interno della trilogia e come tale ti lascia in bocca il sapore del "non finito". Questo concetto deve essere chiaro per chi si appresta alla visione.
Tranquilli non spoilero, anzi il film è così ben congegnato che si esce dalla sala pensando di aver avuto molte risposte, ma poi pensandoci bene ci si accorge di non capirci più nulla. Chi è il personaggio chiave di questa nuova Trilogia? Stiamo seguendo il viaggio dell'Eroe, ma chi è l'Eroe?
JJ Abrams nel precedente Episodio aveva distribuito le carte in modo molto ortodosso, addirittura pareva che non avesse mescolato bene il mazzo, tanto certe mosse sembravano ovvie e scontate. Jhonson da par suo, sembra all'inizio sedersi al tavolo per poi all'improvviso ribaltarlo scaraventando tutto a terra... Toccherà di nuovo a JJ raccattare le carte dal pavimento in Ep.IX.
Dei tre quesiti fondamentali scaturiti da Ep.VII che riassumo velocemente: perchè Luke è fuggito? Chi sono i genitori di Rey? Chi è Snoke? Soltanto uno riceve una risposta esauriente, mentre riguardo agli altri non si danno risposte o se si danno non sono definitive e ci riportano al punto di partenza.
In ogni caso il senso dell'operazione è chiara: demolire tutto quello che ci aspetteremmo "canonico" in Star Wars, demolire i vari dogmi tra cui anche i Sith e i Jedi, come pagine di vecchi e ormai inutili libri. La cosa divertente è che a far questo contribuisce un personaggio iconico della Saga (e se la ride pure) mentre afferma (circa circorum, non ho le battute sotto mano): ...che cosa può sapere che non sa già?
E in questa frase potremmo immedesimarci anche noi. Come a dire: attenzione il rischio di cadere continuamente nel "già visto" è evidente! E Jhonson ogni qual volta si trova davanti a una scena, che potremmo definire classica nella Saga, non bluffa cercando di riproporcela come nuova, ma anzi rende chiara la cosa togliendole quella aurea mitologica e iconica che ci aspeteremmo di vedere... addirittura pescando senza pudore idee da un film come "Space Balls".
Intendiamoci, il film è strapieno di momenti epici, bellissime battaglie, fughe roccambolesche e adrenaliniche, e, probabilmente, la morte di un personaggio tra le più leggendarie dell'intera Saga; ciononostante il film è affollato di momenti "spiazzanti" che sembrano quasi delle sonore sberle in faccia.
Una cosa va però detta, finalmente ritorna la narrazione, finalmente ritorna il senso della meraviglia, finalmente ritorna una tavolozza di colori sapientemente utilizzata, finalmente c'è una grande varietà di mezzi e astronavi, finalmente ritorna la fantasia e il gusto di portare lo spettatore in quella Galassia lontana abbandonando i cliché scenografici voluti da JJ. Abrams. Ci sono grandi battaglie spaziali girate alla Lucas e quindi con inquadrature chiare e campi lunghi, non c'è la schizzofrenia, tanto cara al cinema d'azione d'oggi, di voler accelerare tutto solo per il gusto di fare una cosa contemporanea. Insomma le scene d'azione si prendono il tempo che si meritano.
Il rovescio della medaglia è che si perde quel ritmo e quella tensione che erano perfetti nel treno espresso di JJ. Abrams, tanto che il film di Johnson in alcuni momenti sembra sedersi e risulta quindi eccessivamente lungo. L'impressione è che Jhonson abbia scritto pagine e pagine di storia e a un certo punto si sia reso conto di avere troppo materiale tra le mani. Pare infatti che il primo montaggio fosse di tre ore. Come risulta palese che la dipartita di Carry Fisher abbia creato qualche problema, non sono cioè convinto che la Fisher avesse girato tutte le sue scene.
In conclusione, malgrado alcuni difetti nel ritmo e qualche buco di sceneggiatura, è un eccellente capitolo della Saga, sicuramente più innovativo e distante dalla VT di quanto fosse il precedente Ep.VII. Anzi Johnson cerca in modo evidente di lasciare intatta la Trilogia Originale e facendo questo applica lo stesso principio di fondo che ha ispirato Lucas nella creazione dei Prequel. Pur nella sua originalità e nelle sue scelte spiazzanti è di gran lunga il film più Lucasiano partorito fino ad oggi dalla Disney.
Purtroppo la storia evidenzia la scelta di fondo della nuova Trilogia: il primo film di Han Solo, il secondo e il terzo di Luke e Leia... ma Carry Fisher non c'è più. JJ. e Terio dovranno lavorare bene sulla sceneggiatura per non fare un film zoppo in partenza. Rispolverate Lando
Nota della mia visione e avvertimento: oggi mi sono sparato Km e Km per godermi la visione all'Arcadia di Melzo, Sala Energia. Peccato che di quando in quando una cassa strippava creando un fastidioso ronzio... Dolby Atmos una sega