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| CITAZIONE (Lone Fire @ 17/1/2016, 14:13) Ma "virtuosistico" e "paraculo" non sono termini contraddittori? Così, per amor di logica Credo che il film di Inarritu lo vedrò con tranquillità la settimana prossima, ma adesso sono curioso. In cosa Di Caprio non è convincente? Cioè, si butta davvero nell'acqua gelata e anche se non da un orso vero viene veramente sballottolato di qua e di là... Come fa ad essere poco convincente? Non sono contraddittori i due aggettivi "virtuosistico" e "paraculo": virtuosistico è vero, basta vedere Birdman così come questa ultima fatica, e paraculo altrettanto, perché il fatto che sia esagerato ciò che subisce Di Caprio durante il film è palese. E' "paraculo" nel suo dire: "Guarda Di Caprio che culo che si è fatto, quanto è bravo a fare queste cose, ecc.". Come recitazione è molto più genuina quella di Hardy, così come la stessa recitazione di Di Caprio in TWOWS. Qui si vede proprio palesemente che Di Caprio l'ha fatto per cercare la cosa più estrema per ottenere il benedetto Oscar. C'è una scena identica a TWOWS quando Di Caprio striscia per terra in preda alla droga: lì è geniale perché è folle, sopra le righe e satirica, qui ti fa quasi ridere per come digrigna i denti. Ci sono tanti film dove i protagonisti soffrono di tutto, se uno prende The Road di Hillcoat con uno stupendo Mortensen, lì non c'è bisogno di esagerare così tanto, invece calcano la mano, e nella scena della caduta da un precipizio, ti metti a ridere perché smetti di crederci. CITAZIONE (MAN of STEEL @ 17/1/2016, 14:16) In questa galassia Babel è un filmone, poi che tu abbia preso Inárritu in antipatia (e non sei il solo) per motivi che disconosco è un altro paio di maniche. Se questi motivi peró partono da un rifiuto aprioristico della natura dei film del messicano perché raccontano storie dolenti, significa che il problema non é intrinseco. Perché, come dicevo, non c'è una manipolazione formale dello spettro emotivo che il regista vuole suggerire come in Requiem for a Dream, dove Aronofsky conclude in maniera tragica e univoca la vicenda, bensì una forte tematica globale che parla di (dis)uguglianze etniche e culturali nel desiderio di accettazione e assimilazione del dolore. In questa ottica Biutiful è più marcato perché tutto si carica sulle spalle di un solo protagonista. Inárritu è il classico regista che non sta simpatico a molti ma sarebbe bello almeno riconoscere la qualità della sua produzione. Birdman non è virtuosistico come può essere il Malick degli ultimi anni, non con una camera che semplicemente segue i personaggi e mantiene alto il ritmo di uno script scandito da scene di impostazione teatrale e dialoghi favolosi. La regia non scavalca mai la scrittura, quindi dov'è questa prova lampante? In antipatia? Ma de che? Se ho detto che Birdman e Revenant mi sono piaciuti, così come Amores Perros. Non è che se a te piace, allora deve piacere per forza a tutti. Di storie dolenti ce ne sono tante, ma Babel le tratta come un elefante in cristalleria ed è il solito problema che Inarritu si porta sempre dietro. E' un piovere insistito sul bagnato, che non serve perché già riesce a dire quello che vuole dire con molto meno. Che Inarritu sia un ottimo regista e che abbia una filmografia interessante, mi sembra di non averlo mai nascosto, ma penso che vada un po' portato al giusto livello. MoS lo sapevo che avresti tirato in ballo Nolan. Ecco vi faccio l'esempio giusto: se Nolan avesse usato per Interstellar lo stesso approccio che Inarritu usa per Revenant, ci saremmo ritrovati inquadrature perfettamente simmetriche rispetto al punto macchina per tutto il film.
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