LA VERITÁ SU BATMAN, Retroscena e indiscrezioni sulla genesi della trilogia

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view post Posted on 3/5/2012, 19:59     +5   +1   -1
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PREMESSA
Con questa retrospettiva vogliamo delineare il percorso di Chris Nolan durante la saga facendo luce sulle sue reali intenzioni
(la nostra ricostruzione è basata su fonti ufficiali, interviste e dichiarazioni di Christopher Nolan, David Goyer, Charles Roven e Christian Bale, trovate tutto in fondo alla pagina)


PARTE 1: Da chi è nata l'idea di Batman Begins?

Nel 2001 il regista e produttore Steven Soderbergh stava cercando un talento emergente per affidargli la regia di un film commissionato dalla Warner Bros. La pellicola in questione era INSOMNIA, remake hollywoodiano di un thriller psicologico norvegese.
Dopo aver visto MEMENTO, ed essere rimasto colpito dall'operato del regista Christopher Nolan, Soderbergh aveva trovato il suo candidato: così nel 2002 questo giovane talento inglese porta al cinema la sua prima produzione hollywoodiana, frutto della collaborazione con uno dei maggiori studios statunitensi, e occasione per poter lavorare finalmente con un budget ingente e attori di alto calibro.
Insomnia piace alla critica e ripaga l'investimento al box office. Chris Nolan comincia seriamente a credere nelle opportunità che gli si aprono a Hollywood e in un anno prepara una sceneggiatura per un biopic sul magnate Howard Hughes (tratteremo in dettaglio questo progetto nel prossimo podcast); poco prima di entrare in pre-produzione Nolan viene bloccato dall'uscita di THE AVIATOR, il kolossal di Martin Scorsese che racconta la vita di Hughes.

Indeciso su come proseguire la sua carriera dopo questo brusco stop, Nolan riceve una notizia inaspettata:

"Bè, il mio agente mi ha chiamato e mi ha detto che la Warner Bros sapeva di voler fare qualcosa con Batman, ma non sapeva esattamente cosa. Darren Aronofsky stava sviluppando Batman: Year One da un po', ma voleva che fosse un film rated-R (= vietato ai minori di 18 anni) e la Warner non pensava che fosse possibile. Allora ho pensato a ciò che non era stato fatto, un racconto epico delle sue origini. Quello che ho proposto agli studios era ciò che Richard Donner aveva fatto con Superman nel '78.
Tim Burton aveva fatto la sua versione (BATMAN) nella sua visione gotica e particolare, ma la storia delle origini di un mondo ordinario con Batman, questo personaggio straordinario, in esso, è ciò che mi interessava
." (1)

Il franchise al tempo aveva avuto diverse false partenze (Batman: Triumphant, Batman: DarKnight) e tanti candidati si erano tirati fuori dal progetto o erano stati allontanati (fratelli Wachowski, fratelli Hughes); l'ultimo progetto in cantiere era appunto Batman: Year One scritto da Frank Miller e diretto da Darren Aronofsky, arenatosi in pre-produzione per le reticenze della Warner su una pellicola troppo violenta, e i piani degli studios non avevano più una direzione precisa.
Nolan è sempre stato un fan dei grandi franchise degli anni '70 e '80 (Star Wars, Alien, Superman..) ed era convinto che le origini dell'uomo pipistrello andassero esplorate più a fondo: l'idea era quella di ripartire da zero, evidenziando la straordinarietà del personaggio in un mondo ordinario.

CHRIS NOLAN: "Penso di essermi interessato a Batman perchè non è un supereroe con superpoteri. E' un uomo ordinario che fa tante flessioni. Il suo denaro è il suo superpotere, ma è un uomo reale guidato dalle motivazioni dei film noir che adoro - vendetta. Ci sono così tante cose che puoi fare con quella scelta. (Io e mia moglie, che produce) stiamo per cominciare il nostro terzo film, semplicemente perchè lo trovo un personaggio così interessante". (1)

Il modo migliore per rappresentare questo cambio di rotta, nelle parole di Nolan, è quello di distaccarsi dallo stile eccentrico e irreale delle versioni precedenti: "Il mondo di Batman è quello di una realtà ben fondata. La nostra sarà una realtà riconoscibile e contemporanea in cui emerge una figura eroica straordinaria" (2).

Gli executives della Warner, inizialmente indecisi sulla possibilità di affidare un franchise così importante ad un regista non affermato, decidono di seguire la fiducia degli entusiasti Jeff Robinov, Michael Uslan (produttore dei precedenti Batman) e Charles Roven, che credono nell'idea di Nolan: così il regista ottiene l'incarico e firma il contratto per un film, identificato fin da subito come un rilancio slegato dalla saga precedente.
Nolan conosceva i fumetti di Batman, e da giovane ha condiviso con suo fratello Jonathan la passione per le storie dell'Uomo Pipistrello, ma per portare avanti il suo progetto voleva al suo fianco un vero esperto che potesse aiutarlo nell'identificare e rintracciare le fonti di partenza che avrebbero costituito la base del suo Batman. La scelta ricade su David S. Goyer, sceneggiatore cinematografico e autore di diversi fumetti per la DC Comics: Nolan gli chiede di preparare un primo trattamento per il copione del film, ma inizialmente Goyer rifiuta l'incarico perchè impegnato con la regia del film BLADE: TRINITY; tuttavia l'idea di lavorare ad un film di Batman lo aveva sempre affascinato, così dopo poche settimane si rimette in contatto con Nolan e ritratta la sua posizione.
I due si buttano a capofitto nel progetto: passano giornate intere negli archivi della DC Comics, acquistano decine di fumetti, fanno visita ai set londinesi del primo film di T.Burton, e dopo diversi mesi la sceneggiatura definitiva del film viene ultimata. (3)
Pronto per il 2004, lo script del film è firmato da entrambi gli autori, ed è basato su un soggetto dello stesso Goyer.
Al duo si unisce lo scenografo di Insomnia, Nathan Crowley, e nell'arco di alcuni mesi, rintanati nel garage del regista, i tre concepiscono e progettano il mondo, i mezzi e l'estetica di quello che diventerà BATMAN BEGINS.



(1) Reelz.com
(2) Variety.com
(3) BATMAN BEGINS blu-ray disc, contenuti extra

Edited by $lask - 12/8/2021, 18:51
 
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view post Posted on 23/9/2012, 16:17     +4   +1   -1
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Analizziamo nella seconda parte la genesi del prosieguo della saga dell'uomo pipistrello, e le decisioni prese dagli autori per rappresentare questo grande affresco drammatico ambientato nel mondo criminale di Gotham City con al centro le due forze opposte rappresentate da Batman e Joker.
Come già fatto nella prima parte, elencheremo di volta in volta le fonti su cui abbiamo basato la nostra ricerca, che potrete consultare di persona a fine pagina.



PARTE 2: Come si realizza un sequel di successo?

Durante la lavorazione di BATMAN BEGINS Jonathan Nolan, fratello più giovane del regista, aveva un ruolo paragonabile a quello di assistente/consulente.
Con THE PRESTIGE Chris Nolan decide di "promuovere" suo fratello e premiare il suo lavoro con una collaborazione sulla stesura della sceneggiatura. Il successo del film convince il regista che suo fratello è la persona ideale per il suo prossimo ambizioso progetto: il sequel di Batman Begins.

Ma Nolan inizialmente non era sicuro di voler tornare a dirigere un nuovo film batmaniano, quantomeno non senza una storia valida per riprendere in mano il personaggio ed esplorare nuove direzioni.
David Goyer durante la produzione del primo film, di cui aveva curato il soggetto e scritto la sceneggiatura insieme al regista, aveva sviluppato individualmente alcune idee, una bozza di progetto su come potesse proseguire il franchise e su quali personaggi avrebbe potuto includere (approfondiremo il discorso nella parte 3). (1)(6)
Goyer ricorda che "Chris è definitivamente un tipo da "un film alla volta" ed è stato tre mesi dopo l'uscita di Batman Begins che lui mi ha finalmente chiamato per dirmi <pranziamo insieme e parliamone di un altro>". (2)

I dubbi e le preoccupazioni del regista fin da subito erano rivolti alla validità di ciò che avrebbero dovuto raccontare e alle aspettative degli spettatori: "Penso che la vera grande sfida nel realizzare un sequel sia costruire sopra ciò che hai fatto sul primo film, ma senza abbandonare i personaggi, la logica e il tono del mondo che hai creato nel primo capitolo. Quindi ci sono elementi che il pubblico si aspetterà di veder riportati in scena perchè tu hai bisogno di riportarli. Bisogna anche bilanciare con la necessità di vedere qualcosa di nuovo e di diverso, e questa è stata la sfida attraverso l'intera realizzazione della pellicola." (3)

David Goyer e Jonathan Nolan parlano insistentemente con il regista per una settimana, illustrando le potenzialità di un nuovo film su Batman e i modi in cui avrebbero potuto espandere il mondo creato con il primo capitolo: il sequel avrebbe mostrato le conseguenze della presenza di Batman (concetto che Jonathan riassume con la frase "è Batman con la sua presenza che "invoca" il Joker"), e allo stesso tempo avrebbe introdotto il volto legittimo della giustizia che Batman vuole trovare quando comincia la sua crociata, il bene che vuole ispirare, e che trova nella figura di Harvey Dent.
Così alla fine il trio di autori si mette in moto e dà avvio alla pre-produzione della pellicola.

DAVID GOYER: "Io e Chris abbiamo trascorso circa un mese o giù di lì a mettere insieme la storia. Abbiamo scritto un trattamento - o qualsiasi cosa lo si voglia definire - insieme. Poi è subentrato Jonathan e ha fatto un lavoro meraviglioso." (3)

Jonathan Nolan prende in mano questo soggetto di partenza e dopo aver partecipato a diverse conversazioni con gli altri due autori, viene incaricato dal fratello di redigere una prima bozza di sceneggiatura; alla fine del 2005 una prima versione dello script era già pronta, grazie ai numerosi dettagli che avevano permesso a Jonathan di scrivere tutto in 2/3 mesi: "E' sembrato un lavoro molto facile -- uno dei più facili che ho avuto perchè i ragazzi (Chris e David) hanno fatto centro subito con questa storia incredibile... e con Batman Begins, la cui storia e i personaggi erano già impostati così bene. E' stato proprio molto facile prendere quella storia e quei personaggi e proseguire." (2)

Da quel momento in poi comincia il delicato processo di rifinitura per completare definitivamente il copione: nelle prime settimane i fratelli Nolan discutono in via preliminare su come sviluppare la sceneggiatura e sulla forma che deve assumere alla fine del processo (fase descritta da Jonathan come un dialogo stimolante e molto divertente); proprio come fatto per The Prestige, Chris Nolan e suo fratello lavorano a "comparti separati", ovvero si passano continuamente la sceneggiatura aggiungendo e modificando varie parti, finchè alla fine non raggiungono un compromesso sui contenuti. (4)
Così sul soggetto ideato da Nolan e Goyer, il regista e suo fratello costruiscono la script definitivo del film, che avrà il titolo evocativo THE DARK KNIGHT, inserendo parti e dettagli tra i pezzi portanti della storia


- Occhio sempre rivolto alle fonti -

Sia i fratelli Nolan che David Goyer hanno letto tantissimi fumetti, facendo visita numerose volte agli archivi della DC Comics e discutendo del film insieme a Paul Levitz (presidente della casa editrice) e Michael Uslan (padrino del progetto e produttore esecutivo di tutti i film di Batman prodotti dalla Warner Bros). Così come per Batman Begins, Chris Nolan voleva raccontare la sua visione di Batman rimanendo saldamente ancorato alle basi fumettistiche.
Se nel primo capitolo il cardine era costituito dal canonico Batman: Anno Uno di Frank Miller, da Batman: L'uomo che cade e dal famoso ciclo di Dennis O' Neil/Neal Adams (in particolare Batman: I Racconti del Demone), i fumetti che vengono passati al vaglio per il nuovo film riguardano per gran parte la genesi di Due Facce, le sue incarnazioni moderne e le storie più famose sul Joker (tra cui la sua primissima apparizione su Batman 1, e la celebre The Killing Joke).
Nolan è un grande estimatore della graphic novel Batman: Il Lungo Halloween, epopea noir scritta da Jeph Loeb e disegnata da Tim Sale che nel 1996 aveva ridefinito le origini di Due Facce canonizzandole con una storia di grande impatto: il lavoro di Loeb aveva avuto una forte influenza sul soggetto del film, a tal punto che Nolan e Goyer scrivono persino la prefazione della ristampa deluxe del fumetto, poche settimane prima dell'inizio delle riprese; nell'introduzione il duo commenta l'importanza che riveste questa storia, definendola una "tragedia epica" ed un'epopea del crimine. Spiegano inoltre che Harvey Dent era presente nelle prime bozze della sceneggiatura di Begins, ma fu accantonato perchè lo ritenevano un personaggio meritevole di maggior spazio e respiro nella storia (e così è nata Rachel Dawes per sostituirlo). In The Dark Knight il procuratore distrettuale Dent avrebbe avuto un'importanza centrale e avrebbe costituito con Batman e il tenente Gordon il triumvirato per la lotta alla mala e alla corruzione che è anche alla base de Il Lungo Halloween.


- Il jolly e il paladino -

JONATHAN NOLAN: "Abbiamo visto l'origine di Batman e quindi lui è fissato nella costellazione di questo mondo un po' di più. Così eravamo in grado di vedere un po' più dentro questo mondo e un po' più attraverso Harvey. Lui è la spina dorsale del film... è il suo arco narrativo, e per molti versi è lui il protagonista.
E' difficile ricordare in che esatto momento la storia è stata completata, ma Dent non è mai stato percepito come un personaggio secondario.
" (2)(4)

La visione che secondo i Nolan e Goyer si adattava di più ad Harvey Dent era quella della figura tragica ("tu eri il migliore di noi" recita Batman in una delle battute finali del film), anche se nei fumetti la sua personalità multipla viene approfondita solo dopo l'incidente. The Dark Knight avrebbe mostrato questo affascinante e cupo arco narrativo, fornendo piccoli indizi sui disturbi della psiche del "white knight" di Gotham.

Jonathan Nolan a riguardo dice: "Bisogna rendere credibile la sua caduta, fare interrogare il pubblico sui suoi modi e sul perchè alla fine emerga il lato oscuro di Dent.
Jim Gordon conosce la corruzione attorno a lui, e ha dato il meglio per convivere con i poliziotti che lo circondano, Dent invece è ossessionato dal fatto che le autorità siano piene di persone corrotte. Il triumvirato tra loro due e Batman è alla base del film, perchè è proprio questo patto di alleanza che alla fine li distruggerà.
" (4)

Batman Begins terminava con l'ombra di un nuovo villain, colui che incarna più di tutti il male e la follia, e assurge a nemesi dell'uomo pipistrello: i fratelli Nolan volevano rappresentare il paradosso filosofico del rapporto contorto tra Batman e Joker. The Killing Joke, la celebre storia in cui Alan Moore ridefinisce il clown del crimine nella sua versione più famosa ed eccelsa, è il secondo fumetto che influenza da vicino la trama di The Dark Knight, anche se a differenza del celebre fumettista, il trio di sceneggiatori non vuole mostrare le origini del mostro:

DAVID GOYER: "Guarda, non avevamo intenzione di raccontare le origini di Joker. E francamente se l'avessimo fatto, penso che sarebbe stato molto meno interessante." (3)

JONATHAN NOLAN: "Non volevamo farne l'origine perchè penso che lo avrebbe reso meno interessante." (3)

CHRIS NOLAN: "Nel mondo che abbiamo creato con Batman Begins, la migliore maniera per rappresentare Joker era quella di un'anarchico psicologicamente credibile, una forza del caos, uno psicopatico. Per me è la forma di malvagità più minacciosa, il nemico che non ha regole, che non può essere capito. Io e Jonah concordavamo su come questa versione fosse più moderna e pericolosa di tutte le altre viste prima." (5)

Joker diventa così un narratore inaffidabile, ruolo ricoperto da molti personaggi nei film di Nolan, come sottolinea il fratello Jonathan: "A Joker piace l'idea che le sue vittime vogliano scoprire cosa è lui, e come è diventato così.
Joker è come un diavolo, e ci sono tanti modi di rappresentarlo: Jack Napier è un sociopatico anche prima di cadere nell'acido. Ma per quanto mi sia piaciuto Jack Nicholson io volevo tornare all'idea di The Killing Joke e applicarla al personaggio di Harvey
" (4)
Nel fumetto Joker prende uno degli alleati di Batman e lo spinge alla pazzia: Jim Gordon vede il clown sparare a sua nipote, e dopo aver tentato inutilmente di fermarlo viene catturato e torturato, mentre gli vengono mostrate foto della giovane rimasta paralizzata a causa della grave ferita.

JONATHAN NOLAN: "DueFacce emerge dalla tragedia di Harvey Dent, dal fatto che lui sia conscio e sicuro di poter cambiare Gotham. Nella nostra storia non è Joker a creare DueFacce, ma la sua eccessiva virtù, già minata dopo l'incidente, crolla definitivamente dopo che Joker si insinua nella sua mente come una specie di sussurro nell'orecchio: la convinzione di Dent è così forte che per Joker è facilissimo poi rivoltarla contro di lui." (4)


- Scelte difficili -

Perchè non si vede quasi mai il sangue nel film? Non che per questo motivo The Dark Knight sia un film poco violento, ma per chi si fosse interrogato sulla strana questione, Chris Nolan stesso ha commentato:

"Penso che la MPAA (l'associazione che assegna il visto censura ai film che vengono distribuiti in America) è stata molto responsabile nella valutazione del film. Ho fatto chiaro da subito che mi ero imbarcato in tutto questo sapendo che doveva essere un PG-13 (minori di 13 anni accompagnati dai genitori) e ogni giorno sul set quando avevamo a che fare con situazioni violente sarei stato attento ad attenuare le cose e dire <<okay, non useremo alcuno schizzo di sangue. Non gireremo cose che non possono decisamente stare nel film.>> Così è un film molto "anemico". Abbiamo a che fare con un eroe che non porterà con sè una pistola e non ucciderà persone, il che è quasi unico in termini di film d'azione. E' una conversazione che ho avuto con lo studio, con la MPAA e chiunque altro a diversi livelli per dire che è decisamente molto difficile fare uno di questi film su larga scala con una figura eroica che non è preparata a uccidere la gente. Ma penso che è una sfida interessante e porta la storia in posti più interessanti." (3)

Il momento della scelta in questi film è spesso di fondamentale, ma non sempre gli viene data la giusta importanza e incisività. Questo è quello che intuiscono i fratelli Nolan, e decidono di agire di conseguenza, come afferma Jonathan: "Il supereroe in questo tipo di film si trova sempre davanti ad una scelta importante, come salvare la donzella in pericolo o gli altri ostaggi del cattivo. Il supereroe riesce sempre a salvare entrambi.
Batman non è un supereroe: si basa sulla sua esperienza, sul suo addestramento, sulle sue risorse, ma non può salvare entrambi. Fa la sua scelta, ma Joker lo sa, e lo inganna.
" (4)

Un'altro "bivio" che si ritrova in The Dark Knight è la celebre sequenza dei due traghetti (inserita , anche quella ripresa dal concetto di The Killing Joke.

JONATHAN NOLAN: "Se nel fumetto Gordon resiste alla follia di Joker (che vuole dimostrare quanto sia ipocrita il nostro mondo), nel film l'idea era di porre delle persone in una situazione credibile e interrogarsi su cosa fare in una scena paradossale come quella." - allo stesso modo viene messa alla prova la regola n° 1 di Batman, prima da Joker e poi da DueFacce - "Batman uccide DueFacce? Non è così semplice, proprio perchè non lo è neanche dire "non uccido le persone", per questo bisognava mettere Batman di fronte ad una vera sfida." (4)




(1) www.imdb.com/name/nm0333060/bio#quotes
(2) www.batman-on-film.com/TDK_junket_d...lan_7-3-08.html
(3) http://movies.about.com/od/thedarkknight/a...knight70408.htm
(4) www.youtube.com/watch?v=fb9mN7NKq0o&feature=relmfu
(5) www.youtube.com/watch?v=eAmuSUuY7DA&feature=related
(6) www.huffingtonpost.com/quora/did-ch..._b_1685043.html

Edited by $lask - 21/1/2013, 20:27
 
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Siamo giunti alla conclusione del nostro approfondimento dedicato a Batman. Anche questo ultimo capitolo sarà diviso in più parti per poter analizzare al meglio gli interrogativi principali della produzione di THE DARK KNIGHT RISES, ovvero la posizione di Nolan sulla possibilità di questo sequel nel corso degli anni, i suoi impegni nei confronti della Warner Bros. e l'esclusione di Joker dalla storia.
Come sempre per fugare ogni dubbio sulla veridicità di quanto qui pubblicato è stata nostra premura analizzare principalmente fonti ufficiali, come potete constatare dall’elenco che abbiamo accuratamente redatto alla fine della trattazione.


PARTE 3: The Dark Knight Rises, dovere o piacere per Nolan?

Dopo l’uscita nella sale di The Dark Knight, timidamente si è fatta strada nella mente dei fan il pensiero che questa nuova incarnazione cinematografica dell’uomo pipistrello si stava muovendo in un territorio inesplorato: Tim Burton e Joel Schumacher hanno terminato il loro contributo al franchise dopo soli due film ciascuno; il cambio di regia e il recasting del protagonista hanno inoltre comportato una frattura “morale” nella continuità di quella che ufficialmente è considerata una tetralogia. Fatto sta che ad entrambi i registi per ragioni ben note fu negato il “traguardo” del terzo capitolo.
L’enorme successo economico del sequel di Batman Begins, in concomitanza con l’altrettanto vistoso entusiasmo di critica e pubblico, ha spalancato fin da subito le porte ad un secondo sequel firmato dallo stesso regista (record raggiunto prima solo da Sam Raimi con i suoi tre Spider-Man). I produttori non attendevano altro che la firma di Nolan sul contratto.

E proprio sulle questioni contrattuali bisogna chiarire un primo punto, molto discusso in rete dal fandom. Diversi fan delusi da The Dark Knight Rises esclamano con convinzione che Christopher Nolan non volesse realizzare un terzo film, ma che sia stato costretto a dirigerlo per contratto, riversando quindi la sua svogliatezza nella qualità della pellicola.
Tentativo furbo di passare per intenditori quanto debole nel contagiare altri con la propria delusione, perchè la verità è che da quando è uscito il film ci siamo imbattuti in tanti di questi presunti esperti, e nessuno è stato in grado di fornire argomentazioni idonee a dimostrare questo fantomatico obbligo contrattuale di Nolan, limitandosi quasi sempre al classico e pretestuoso “A Hollywood funziona così”.
Per dirimere la questione occorre riassumere le notizie che sono rimbalzate in rete nel periodo che va da Febbraio a Giugno del 2009: Il sito Batman-On-Film è stato il primo a parlare di contratto, quando il 16 Febbraio ha riportato una dritta proveniente da ben tre fonti (anonime) secondo cui il contratto che Nolan ha stipulato per la regia del kolossal Inception conteneva anche un “accordo tra lo studio e l’acclamato regista per averlo alla guida di un altro sequel di Batman Begins” (1).
Il gestore del sito, William “Jett” Ramey (da anni vicino alle produzioni batmaniane della Warner e in ottimi rapporti con i fratelli Nolan e David Goyer, che ha intervistato di persona diverse volte) concludeva l’articolo invitando a prendere con le pinze le voci trapelate dalle sue fonti, suggerendo onestamente che senza un annuncio ufficiale sull’ingaggio di Christopher Nolan tutto era possibile. Il consiglio di Ramey ha trovato conferma dopo appena un giorno, quando Mtv News ha parlato con uno dei rappresentanti del regista, riportandogli l’articolo di Batman-On-Film, e la risposta è stata: (C.Nolan) farà Inception per prossimo. Non abbiamo annunciato nessun accordo o altro, pertanto queste sono tutte speculazioni. (2)
Ad Aprile l’attore protagonista Christian Bale ha svelato addirittura la sua posizione contrattuale, confermando sia l’eventualità di un terzo film sia, indirettamente, quanto detto dal portavoce di Nolan: Mi piacerebbe se la gente dicesse “Non farete mai un buon terzo film”. Io dico “OK, facciamo un terzo film in quel caso, proviamogli che si sbagliano.” Ma questo sono io. Il fatto è che io devo farlo! Ho firmato! Chris non deve. Perciò sono in una situazione un tantino difficile se lui non vuole farlo!(3)

Chiarite le posizioni ufficiali delle due figure chiave nella trattativa (Nolan e Bale), anche la telenovela dei rumors è terminata quando Batman-On-Film nel giro di pochi giorni ha ritrattato tutto: A Giugno Jett Ramey ha pubblicato uno scoop (con tutta probabilità veritiero) secondo cui la Warner Bros. stava approntando una lista di eventuali candidati per sostituire Nolan (4); in seguito ha asserito che la condizione del contratto citata dai suoi tre insider poteva consistere eventualmente in un tacito accordo col quale Chris Nolan si limitava a non negare il suo coinvolgimento e la Warner Bros. prendeva tempo per discutere ad un tavolo con l’autore sul da farsi (5). Infine, dopo qualche giorno, riportando nuovi aggiornamenti da un’altra fonte (che stavolta non esita a definire fidata e autentica), Ramey ha ribadito che il tanto discusso accordo era in effetti un rumor e ha spiegato definitivamente che non c’era nessun contratto che obbligava Nolan a imbarcarsi nuovamente in una produzione su Batman. (6)

Peraltro, volendo essere esaustivi, se di “accordo” si trattava (il sito cita “agreement”), più che una costrizione legale si poteva semmai ipotizzare un sostanziale “scambio di favori” tra regista e produzione, considerato il film oggetto della transazione (Inception): allettanti finanziamenti per futuri progetti personali dell’autore o libertà creativa totale sul set, in cambio di un altro blockbuster su Batman. Ma sarebbe ingenuo credere che simili condizioni non sarebbero state destinate ad una rinegoziazione, quando appena un anno dopo Inception (considerato dai più un rischio commerciale) avrebbe portato nelle tasche dello studio più di 800 milioni di dollari, rendendo Christopher Nolan uno dei registi più affermati e di successo a Hollywood: ampliando la sua popolarità al di fuori della saga batmaniana, di fatto il successo di Inception ha solidificato la posizione del suo regista, che ora presso la Warner gode di privilegi che pochi altri cineasti possono permettersi nel panorama mainstream. Ragionando in meri termini economici non c’è un valido motivo per cui gli executive avrebbero rischiato di incrinare i rapporti con un regista del genere tramite imposizioni o scadenze contrattuali.

In conclusione Nolan era tutt’altro che vincolato a girare un altro Batman, così come d’altronde non lo era per The Dark Knight; a differenza di Burton e Schumacher, volenterosi a tornare ma di fatto estromessi dalla produzione, il regista britannico ha avuto piena facoltà di decidere se riprendere il timone una terza volta o lasciare il franchise, con la Warner alla finestra che ha atteso tutto il tempo necessario per una sua risposta, facendo di fatto slittare l'inizio della produzione.


- La volontà è tutto: quando è nata la trilogia? -

Resta da chiarire quali fossero le intenzioni Nolan, se approfittare del successo dei suoi ultimi due film per cambiare totalmente direzione, oppure sfidare sé stesso e realizzare un degno successore di The Dark Knight. Persino mesi prima che il secondo film fosse distribuito, quindi nel pieno della campagna promozionale, Christopher Nolan e Christian Bale dovevano arginare domande indiscrete di Entertainment Weekly, in cui viene fuori per le prime volte la parola “trilogia”:

EW: Allora pensi che ci sarà una parte 3 per Batman?
C.Bale: Bè, guarda, aspettiamo e vediamo.
EW: O suppongo sarebbe parte 7.
C.Bale: No, no, no, no, no (ride). Parte 3 è come lo considererei, io non dico parte 7 - Batman Begins, quello era l’inizio - con tutto il rispetto per gli altri film. Noi stiamo ricreando tutto questo. Sai, ovviamente la decisione non spetta a me. Vorrei farlo, conoscendo la storia di The Dark Knight, mi piacerebbe molto completare una trilogia. E penso che conoscendo la storia del secondo film, ti anticipa qualcosa che può realmente diventare molto molto interessante per un terzo. Ora, la domanda sarebbe: Chris ha intenzione di farlo? Perché io trovo difficile immaginarmi a lavorare sul film se non è una collaborazione con Chris. (7)

EW: Ci sarà un altro film di Batman?
C.Nolan: Non ho idea, voglio dire, semplicemente...
EW: Bè, ma lasciate il finale aperto in questo per fare spazio ad un altro.
C.Nolan: Lo lasciamo? Come fai a saperlo?
EW: Uno dei tuoi attori potrebbe aver menzionato la cosa.
C.Nolan: Oh davvero? (ride)
EW: O ci ha fornito indizi.
C.Nolan: Bè, lui non ha visto il film. (ride) La fine del film è che stiamo cercando un senso di eccitazione simile a quello che abbiamo avuto col primo capitolo. Ma per me si tratta sempre di “questo” film. (8)

L’approccio di Nolan ad un altro sequel pian piano si è rivelato un dejavu del processo che ha portato alla realizzazione di The Dark Knight: dopo l'uscita di entrambi i primi film l’autore non ha mai risposto con un secco “no” alla domanda se ne avrebbe diretto un altro, spiegando piuttosto che doveva prendere tempo per capire se c’era una storia che valeva la pena raccontare e che fosse all’altezza delle precedenti (nonché staccare la spina da un franchise così impegnativo, per dedicarsi ad altri progetti). In questo Jonathan Nolan e David Goyer, la cui conoscenza delle fonti fumettistiche è più accurata, hanno svolto un ruolo importante, dando l’input necessario a Nolan entrambe le volte per convincerlo a reimmergersi in questa mitologia, come hanno riferito loro stessi a Collider:

Collider: Stiamo tutti pensando ad un terzo fim… voi ci state già pensando a, voglio dire, “come faremo ad alzare la f*****a posta ancora una volta?
J.Nolan: Bè, decisamente, perchè dovremmo convincere Chris.... Dejavu ancora una volta.
D.Goyer: Già, già. Allora possiamo farne uno che sia all’altezza di quanto abbiamo già fatto?
J.Nolan: Deve essere migliore. Questo è l’ordine di Chris. Non c’è motivo di farlo ancora se non c’è altro da dire e se non c’è una legittima possibilità di fare un film migliore. (9)

Parlando del problema dei terzi capitoli il regista conferma le parole dei suoi collaboratori: Non so perchè siano difficili da fare. Forse ci sono così tante aspettative su di essi. Ma non vorrei farne uno che non possa essere buono quanto il primo o il secondo. Non sarebbe rispettoso per i fan. (10)

Se tra il 2008 e il 2009 si alternano opinioni degli addetti ai lavori su una timida tabella di marcia (11)(12), a Settembre 2010 Empire ottiene la fatidica risposta dal deus ex machina in persona:

C.Nolan: Sta diventando inevitabile, la metterò in questi termini. Mi sento caderci dentro, suppongo, a far funzionare tutto. E sono piuttosto eccitato riguardo a quello che stiamo facendo, così... se non l’ho annunciato, penso che ormai tutti probabilmente sanno che a questo punto lo farò.
Empire: Aspetta, non è chiaro al 100%. Quindi possiamo ritenere con sicurezza che lo dirigerai?
C.Nolan: Penso che potete a questo punto, si. (13)

Nolan realizza che l’unica maniera di rendere giustizia al suo lavoro precedente è di portare a termine la storia del protagonista. Da una parte c’è la sua volontà di non legare la sua carriera a troppe pellicole di uno stesso franchise, dall’altra l’opportunità di consegnare per la prima volta a questo genere un’autentica conclusione, un finale che non è stato mai mostrato per nessuna incarnazione cinematografica di un supereroe: Abbiamo trovato una storia di cui siamo entusiasti. Ci piace particolarmente dove stiamo portando i personaggi e quale sarà la fine. Questo film sarà la fine di tutto piuttosto che un infinito tentativo di gonfiare il pallone ed espandere la storia. (14)

Il nuovo capitolo della saga avrebbe condotto dunque alla chiusura del cerchio, permettendo agli autori la realizzazione di una trilogia, un grande affresco maturato in maniera spontanea anno dopo anno, ma non del tutto improvvisato, come afferma Nolan intervistato da FilmComment sulla natura della saga e sul finale:

FilmComment: A che punto hai cominciato a pensare che c’era più di una storia da raccontare, che questa poteva essere una trilogia senza ripetersi o cannibalizzarsi da sola?
C.Nolan: Penso sia stato nei mesi successivi all’uscita del primo film. Alla fine di Batman Begins, quando (Batman) volta la carta del Joker, mi sono trovato a immaginare “Ok, chi sarebbe quell’antagonista?” visto attraverso il prisma di Batman Begins. Volevo vedere come potevamo trasporre il Joker in quel mondo. Quello è stato il punto da cui fare il salto.
FilmComment: The Dark Knight Rises alla fine lascia la porta aperta per una possibile continuazione della saga di Gotham, magari senza Batman, ma con questi nuovi personaggi come Catwoman e il giovane poliziotto interpretato da Joseph Gordon-Levitt. Immagini di rivisitare Gotham?
C.Nolan: Per me, The Dark Knight Rises è specificamente e definitivamente la fine della storia di Batman così come la volevo raccontare, e il finale aperto del film è semplicemente un importante idea tematica che volevamo ottenere nella pellicola, ovvero che Batman è un simbolo. (15)

Il collega Goyer conferma che il finale del film, e quindi della saga, basato sull’idea di Batman come simbolo che sopravvive all’uomo, è una cosa su cui lui e Nolan avevano discusso molto tempo prima, nonostante non ci fossero ancora idee precise sulle trame dei film (che come abbiamo visto prendevano forma quando si entrava in pre-produzione): La scena finale di The Dark Knight Rises è esattamente la scena di cui abbiamo parlato (quando Christopher Nolan e io abbiamo cominciato la trilogia con Batman Begins). E’ rimasta completamente invariata. (16)

Per rispondere dunque al nostro secondo quesito, la trilogia non è stata pianificata fin dall'inizio, almeno non quando il giovane regista britannico ha ottenuto il via libera per dirigere il suo primo blockbuster; Nolan si è concentrato sempre al film "del momento", per non lasciare niente di intentato o incompleto. Ma già dopo l'uscita di Batman Begins, constatando l'entusiasmo verso il film, insieme al suo team creativo ha cominciato a esplorare le possibilità narrative di questo mondo: pensando a come dare forma ad un primo sequel, Nolan e Goyer hanno delineato la struttura rudimentale di un'epopea di Batman in 3 atti, immaginando un chiaro finale al viaggio di Bruce Wayne.


- Il destino di Joker -

La terza e ultima domanda cui dobbiamo rispondere è la più difficile di tutte, per via della riluttanza di Nolan e del suo team ad approfondire la questione e per la mancanza di fonti affidabili. L'ultima scena di Heath Ledger in The Dark Knight ci mostra un Joker appeso a testa in giù che sghignazza mentre una squadra Swat si avvicina per arrestarlo; purtroppo l'attore è scomparso ben prima dell'uscita del film, lasciando i fan con un grosso interrogativo su quale sarebbe stata la sorte del personaggio in un ipotetico sequel.
La nostra indagine non può fornire una risposta esaustiva a questo interrogativo, non vogliamo illudervi perchè la verità con tutta probabilità non verrà mai a galla. Però possiamo fare chiarezza in mezzo a tutte le voci trapelate, e illustrare un quadro verosimile di come Christopher Nolan e i suoi collaboratori hanno concepito la difficile transizione dal secondo al terzo capitolo senza un villain di peso come il clown del crimine, magistralmente interpretato dall'attore australiano.

Il primo elemento da sottolineare è una diretta conseguenza di ciò che abbiamo analizzato riguardo alla genesi della trilogia: non c’è mai stato un terzo film programmato nei dettagli, tantomeno un terzo capitolo che includesse con certezza Joker. Troppa gente è portata a credere che The Dark Knight Rises così come lo abbiamo visto al cinema sia stato un “piano B”, un ripiego dettato dalla necessità di riscrivere da capo una pellicola già pronta e delineata attorno al personaggio di Ledger.
Nolan e Goyer hanno cominciato a discutere seriamente di un terzo capitolo solamente pochi mesi dopo l’uscita di The Dark Knight, pertanto tutto ciò che riguardava villain e storyline erano semplici idee.
La dinamica è stata riassunta egregiamente da un articolo dell’Huffington Post, che illustrando il soggetto originario di Goyer spiega poi l’inconsistenza di qualsiasi rumor su un programmato ritorno di Joker (17), che sarebbe stato smentito qualche mese dopo dal regista in persona:

Los Angeles Times: Guardando The Dark Knight è molto facile immaginare il Joker ritornare a Gotham, per il modo in cui il suo destino rimane irrisolto. Quando stavi scrivendo il film, ti eri prefigurato che il Joker sarebbe ricomparso in un terzo film?
C.Nolan: No, veramente e in realtà, mi occupo di un solo film alla volta. Mi trovo quasi a protestare con me stesso sulla questione. Non abbiamo mai tentato di risparmiare qualcosa per un sequel. (18)

Una delle idee trapelate in rete da alcune fonti vicine alla produzione, è un trattamento abbozzato da David Goyer poco dopo l’uscita di Batman Begins, mentre Nolan era già al lavoro su The prestige. Questo soggetto descriveva sommariamente un progetto di sequel diviso in due film: la prima parte aveva già alcune delle caratteristiche che sarebbero confluite poi nel film girato da Nolan nel 2008 (la comparsa di Joker e l’alleanza tra Batman, Gordon e Dent) e terminava con l’arresto dell’antagonista; nel secondo film Harvey Dent avrebbe processato Joker, il quale lo avrebbe sfigurato in maniera simile a quanto avviene nei fumetti, rendendo il procuratore distrettuale di fatto il cattivo della pellicola.
Questo concept preliminare è stato scartato quasi subito, sostituito dal soggetto definitivo che Nolan e Goyer avrebbero poi approntato per The Dark Knight nella primavera del 2006 (come testimonia la prefazione dell’edizione deluxe di BATMAN: Il Lungo Halloween); la teoria del “ripiego” in questo caso non trova alcun riscontro, perché come sappiamo Harvey Dent diventa DueFacce già nella parte finale di The Dark Knight, ben prima che Heath Ledger morisse (tenete sempre a mente che l’attore è deceduto a riprese ultimate, durante la post-produzione).
Possiamo quindi presumere che alcuni elementi di questo sequel in due atti siano poi confluiti direttamente nel finale del film definitivo, con il sostanziale riadattamento dell'incidente subito da Dent, cui il Joker in parte contribuisce.

Un’altra idea diffusa in rete è un corollario della precedente, e riguardava un riutilizzo di Joker nella trama del terzo film come una sorta di Hannibal Lecter. Nolan aveva già espresso in alcune interviste (anche recenti -> 19) la sua visione del personaggio affine a quella del celebre cannibale psicopatico creato da Thomas Harris. In base a tali premesse nel terzo film Batman avrebbe fatto visita a Joker nel manicomio criminale di Arkham (durante una nuova crisi su Gotham) nel tentativo di interpretare la mente del nuovo antagonista; con tutta probabilità il cattivo qui inteso sarebbe stato proprio DueFacce. Anche questa direzione non trova conferma da nessuna parte, nonostante è verosimile supporre che Nolan e Ledger abbiano discusso di uno scenario simile.
Da questa teoria giungiamo al prossimo snodo della questione: Joker non sarebbe stato nuovamente l’antagonista principale. Questa affermazione troverebbe conferma in due fattori:

- alcuni insider hanno asserito che in una delle tante discussioni tra Nolan e Ledger sullo sviluppo del personaggio, l’attore avrebbe esplicitamente chiesto al regista, nel caso la possibilità di un terzo film si fosse concretizzata, di ridimensionare il suo ruolo. A confermare questa attitudine di Ledger è una frase di Nolan, che rievoca uno dei suoi primi incontri con il giovane attore: Non gli piaceva lavorare troppo. Gli piaceva interpretare un personaggio e poi fermarsi e lasciar passare abbastanza tempo finché non fosse di nuovo “affamato” per il suo lavoro. (20)
- il modus operandi di Nolan e Goyer ha sempre prediletto la storia con precedenza sui personaggi. Spaventapasseri nel primo film è stato scelto perché si legava al tema della paura, centrale negli eventi di Batman Begins. Così con Joker e il caos anarchico che dilaga a Gotham nel secondo capitolo. Una volta individuata la strada da intraprendere per il terzo e ultimo capitolo, Bane è stata la scelta più adeguata al contesto secondo Nolan: Ho incaricato David Goyer agli inizi, quando ormai conoscevamo la forma della nostra storia, di cercare un antagonista adeguato. Abbiamo esaminato veramente tutte le possibilità, e quello che cercavamo era un archetipo. Cercavamo un personaggio che impersonasse una minaccia con cui non avevamo avuto a che fare prima, con cui Batman non si era confrontato prima nei nostri film.
Bane è principalmente una presenza fisica. E’ minaccioso in una maniera mostruosa e spaventoso sul piano fisico, ed ecco perché abbiamo optato per lui. Non volevamo ricorrere ad una sorta di versione annacquata del Joker, come molti di questi personaggi, e in Bane abbiamo trovato decisamente qualcosa. Ha un’intelligenza incredibile così come un’origine veramente affascinante, i cui elementi siamo riusciti a incorporare nella nostra storia.
(21)

Per concludere la disamina riportiamo un estratto del romanzo ufficiale del terzo film, che svela cosa è successo a Joker dopo gli eventi del secondo capitolo, e i pensieri di Nolan sull’assenza di qualsiasi menzione al personaggio in The Dark Knight Rises. A nostro modo di vedere queste due testimonianze giustificano e riassumono quanto sopra detto meglio di qualunque considerazione:

dal romanzo di The Dark Knight Rises
CITAZIONE
Il peggio del peggio è stato mandato qui (a BlackGate), tranne il Joker, che, secondo le voci, è stato rinchiuso come ultimo detenuto ad Arkham. O magari è scappato. Nessuno ne era veramente sicuro. Neanche Selina.

(Christopher Nolan su un eventuale recast del personaggio)
No. Non mi trovo proprio a mio agio a parlarne.
Non ci riferiremo per niente al Joker. E’ qualcosa che sento fortemente in termini del mio rapporto con Heath e dell’esperienza che ho vissuto con lui su The Dark Knight. Non volevo in nessun modo provare a rendere conto di una reale tragedia. Mi sembrava inappropriato. Abbiamo un nuovo set di personaggi e una continuazione della storia di Bruce Wayne. Non include il Joker.
(22)(23)


(1) www.batman-on-film.com/BATMAN-3_nol...n3_2-16-09.html
(2) http://splashpage.mtv.com/2009/02/17/exclu...pher-nolan-rep/
(3) www.totalfilm.com/features/christia...s-batman/page:2
(4) www.batman-on-film.com/BATMAN-3_WB-...es_2-24-09.html
(5) www.batman-on-film.com/B3_things-no...be_7-14-09.html
(6) www.batman-on-film.com/BATMAN3_goye...B3_6-18-09.html
(7) www.ew.com/ew/article/0,,20184780,00.html
(8) www.ew.com/ew/article/0,,20184781,00.html
(9) http://collider.com/entertainment/article....2/cid/13/tcid/1
(10) http://usatoday30.usatoday.com/life/movies...an_N.htm?csp=34
(11) http://moviesblog.mtv.com/2008/07/21/exclu...e-for-batman-3/
(12) www.mtv.com/news/articles/1602304/d...ng-status.jhtml
(13) www.empireonline.com/News/story.asp?nid=29062
(14) www.comicbookmovie.com/fansites/ror...s/news/?a=18763 - Empire Magazine
(15) http://filmcomment.com/article/cinematic-f...n-scott-foundas
(16) http://screenrant.com/dark-knight-rises-ending-spoilers/ - Empire Magazine
(17) www.huffingtonpost.com/quora/did-ch..._b_1685043.html
(18) http://herocomplex.latimes.com/movies/christopher-nol/
(19) http://blogs.indiewire.com/theplaylist/the...20121206?page=2
(20) www.hitfix.com/in-contention/christ...~oiRzZRUsRAdXOF
(21) http://lifeinvirtualreality.tumblr.com/pos...ked-david-goyer
(22) www.comicbookmovie.com/fansites/ror...s/news/?a=18763
(23) http://whatculture.com/film/the-dark-knigh...chris-nolan.php

Edited by $lask - 1/10/2013, 12:18
 
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