Il Cinema di Christopher Nolan, tematiche, estetica e poetica del regista

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THE MAN OF STEEL
view post Posted on 31/7/2011, 00:15     +1   -1




Ottimo il post di Slask, un'analisi totale fatta in modo esemplare e corretto.

Non dimentichiamoci poi di uno dei temi più cari a Nolan: il sottile confine che c'è tra realtà e illusione, mondo reale e mondo del profondo, verità e menzogna... il perenne raffronto tra due dimensioni che si mescolano tra loro dando origine a vicende emotivamente forti che caratterizzano la vita dei personaggi di Nolan, ovvero uomini tormentati che cercano di affrontare le loro paure e raggiungere i propri scopi commettendo spesso azioni dalle gravi conseguenze e dalla dubbia moralità, il tutto per alimentare degli interrogativi che il regista spesso pone velatamente al pubblico o ai quali da risposte significative e mai ovvie.

I protagonisti dei film nolaniani poi sono spesso segnati dalla morte di persone care, specialmente donne, dei quali sono indirettamente responsabili: l'omicidio dei Wayne in Batman Begins, la morte di Rachel in The Dark Knight, l'assassinio di Hap Eckhart in Insomnia, la morte di Julia e Sarah in The Prestige, il suicidio di Mal in Inception, l'uccisone di Catherine Shelby in Memento e via dicendo.
Da qua si può tranquillamente dedurre che i personaggi di Christopher Nolan affrontano difficoltà e tribolazioni per colpa di drammi legati a donne a loro care o figure femminili ambigue che giocano per il proprio tornaconto o il favore di terzi, spesso questi due profili coincidono nelle loro caratteristiche essenziali e li ritroviamo in un unico personaggio. La lista comprende tutte quelle da me citate (in BB Martha Wayne) ma possiamo includere Olivia di The Prestige, la bionda di Following, Natalie di Memento...per quanto riguarda femmine "aiutanti" e positive i film di Nolan sono scarsi ma le vediamo comunque nelle sue opere meno "maschiliste" XD perciò osserviamo Ariadne in Inception e Ellie Burr in Insomnia.

Figuriamoci poi che già ora si riesce a vedere un pò di tutto questo in The Dark Knight Rises... :11k857a_th.jpg:
 
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THE MAN OF STEEL
view post Posted on 3/8/2011, 21:09     +1   -1




Vogliamo parlare del ricorso di Nolan all'oggetto feticcio? Parliamone! :D Occhio agli spoiler per chi non ha visto i film.
La poetica del regista comprende un'attribuzione di significato a diversi oggetti nel corso della sua filmografia:

nei primi minuti di Following possiamo osservare gli oggetti nella scatola che il protagonista si rigira tra le mani, essi derivano da un furto e appartengono in realtà ad altra gente, sono ciò che permette ai ladri di comprendere la vita e le abitudini delle persone a cui sono stati sottratti, l'enfatizzare sulla loro presenza e specificità racchiude diversi significati, inoltre non dimentichiamoci del martello, che viene usato ben due volte per la stessa azione, un oggetto che porta ad un omicidio che incastrerà il protagonista alla centrale di polizia...tutto ruota attorno agli oggetti in questo film, alla fine Cobb se ne libera per incolpare il suo ex-socio in affari.

In Memento lo strumento che permette al protagonista di avere una "raccolta" di ricordi è la famosa Polaroid e le foto che vegono scattate, il significato di una fotografia è l'immortalare un momento e rendere indelebile o quasi quello che rappresenta, un significato perfettamente in linea con quello che il film insegna, sull'importanza dei ricordi, sul fatto che possono essere modificati così come una foto può essere distrutta...sostanzialemnte Shelby alla fine fa affidamento su uno strumento che può essere manipolato, lui ha un ricordo nel momento in cui lo vive, scatta la foto per immortalarlo, si scorda di quello che ha vissuto, guarda la foto, si ricorda ciò che ha dimenticato e se brucia una fotografia compromette i suoi ricordi creando la sua verità, in questo modo le foto vengono veicolate, le foto sono i ricordi che vengono manipolati allo stesso modo.

Insomnia crea il suo oggetto feticcio attorno al proiettile di Will, il testimone del misfatto che ha compiuto, un oggetto che lui tenta di nascondere, lo replica per confondere le tracce ma poi viene trovato, alla fine è lui a consegnarlo alla sua amica detective prima di morire, dopo uno scontro che non poteva risolversi altrimenti, con la morte di entrambi i contendenti della verità, ognuno in possesso di ciò che l'altro tenta di nascondere. Anche in questo film la realtà viene manipolata, lo scopo è diverso perchè questa volta il protagonista tenta di salvarsi la vita e non di darsi una ragione di vita.

Con Batman Begins ha inizio l'epopea del cavaliere oscuro e Nolan sceglie più di un oggetto per esprimere i valori su cui poggia la crociata dell'eroe che vuole portare al cinema. Da un lato ci sono le relazioni personali che sussistono tra i personaggi: lo stetoscopio è un ricordo di suo padre e della sua professione, simbolo della sua inclinazione alla filantropia e degli sforzi che compie per rendere la vita migliore a Gotham City oltre che un tentativo di trasmettere al figlio la bontà d'animo verso le persone. La pietra di Rachel è il sunto della loro amicizia fin da bambini, un oggettino trovato nel giardino dei Wayne, tenuto e poi restituito come pegno di affetto e possibilmente d'amore. Dall'altra parte ci sono emblemi che estendono la forza di un personaggio oltre la presenza fisica: sappiamo che uno dei temi se non IL tema portante del film è LA PAURA, un concetto estremamente interessante che può essere ricondotto a 4 personaggi nello specifico attraverso i loro oggetti personali.

1- La pistola (Carmine Falcone), arma di violenza usata al fine di intimorire e minacciare, il modo più bieco e banale di circondare di paura la propria aura, un oggetto tipico della mafia che non ha scrupoli a usare la violenza. Questo significato emerge chiaramente dalla scena in cui il boss incontra al ristorante Bruce, il quale cede anch'esso all'uso dell'arma ma per una fortuita coincidenza non fa in tempo a segnare la sua strada in modo irreparabile, poi la getterà nel fiume.
2- La maschera di Spaventapasseri (Jonathan Crane), oggetto simbolo della paura che coadiuvato dal gas scatena le peggiori reazioni in chi lo vede, una sorta di evoluzione rispetto alla pistola che esprime la personalità disturbata dello psichiatra, il quale si ribella alla paura gettata dal boss mafioso ribellandosi e battendolo. Spaventapasseri vs Pistola 1-0.
3- Il fiore (Ra's Al Ghul), è la fonte della paura, un oggettino naturale dall'aspetto rassicurante ma che in realtà cela un miscuglio che stordisce i sensi. Come strumento di Ra's Al Ghul è ciò che indirizza Bruce verso la via di Batman nella fase di addestramento ma il mentore ha intenzione di usarlo come strumento di distruzione, quindi paura usata in modo negativo, in questo modo Bruce si ribella e crea il suo modo di infondere la paura.
4- Il pipistrello (Batman), concretizzato nella sagoma di metallo, racchiude il significato del film, il significato di Batman e un modo innovativo di usare la paura, questo perchè è un utilizzo positivo e a fin di bene volto contro coloro che si armano della paura per il proprio tornaconto e per seminare male e distruzione. Il pipistrello terrorizza Bruce ma lui vince le sue paure e lo fa suo per far sì che anche i suoi nemici lo temano, inizialmente cede al gas della paura ma poi torna più forte di prima. Il pipistrello sconfigge la pistola, poi lo spaventapasseri e infine il fiore, il trionfo della paura usata come mezzo per fare opere di bene.

Edited by MAN of STEEL - 21/4/2013, 19:01
 
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view post Posted on 4/8/2011, 00:33     +1   -1
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ottimo!
effettivamente così come spesso si sofferma sui corpi e sui volti (altro tema che potremmo sviscerare), gli oggetti sono una parte importante dei suoi film, e mi hai ricordato che in effetti in alcuni suoi film ci sono determinati oggetti che compaiono proprio 2 volte, in due momenti temporali diversi (anche molto lunghi), ma sempre in mano al protagonista e instillano in lui sempre le stesse sensazioni e gli stessi ricordi...
 
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Bruce Wayne
view post Posted on 4/8/2011, 09:36     +1   -1




Bella analisi ;D
 
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THE MAN OF STEEL
view post Posted on 8/8/2011, 23:32     +1   -1




Andiamo avanti con l'analisi degli oggetti feticcio nei film di Christopher Nolan (come al solito c'è abbondanza dli spoiler):

The Prestige è il primo lungometraggio del regista tratto da un libro, i simbolismi qui presenti non sono affatto lampanti anche perchè si rientra in un discorso più metacinematografico.
Per cominciare si possono individuare due oggetti importanti per raccontare la storia, due dispensatori di verità e illusione, letti e riletti dalle controparti per carpirne i più profondi segreti, due libretti che nascondono molto più di quello che si cela tra le righe. Ovviamente sto alludendo al diario di Angier e al diario di Borden, le sorgenti del racconto le cui interpretazioni degli eventi passati derivano dalla lettura rispettivamente di Borden e Angier, i due prestigiatori delusi, sorpresi e rapiti dalle vicende del rivale. La lettura in momenti diversi dei manoscritti e tutti gli avvenimenti di contorno permettono un intreccio temporale da manuale grazie al fantastico montaggio parallelo e alternato di Lee Smith, a mio avviso il migliore della filmografia Nolaniana.
I due protagonisti del film giustamente hanno un oggetto che li rappresenta:
c'è la macchina di Tesla per Angier, simbolo di superamento dei limiti umani e coronamento dei sogni del prestigiatore, la concretizzazione del suo desiderio di essere l'uomo del prestigio ma anche il motore della sua miseria, infatti la macchina lo ha portato a commettere azioni terribili e immorali per ottenere nel modo più immediato il successo che si materializza nello sguardo incredulo del pubblico. Il suo sacrificio consiste nel coraggio di sottoporsi allo sdoppiamento, nel dubbio su chi sarà l'uomo del prestigio dopo che lui è stato l'uomo della premessa. Angier desiderando troppo si perde in sè stesso e distrugge il suo lato più umano, quindi la macchina infernale che trascende i limiti dell'uomo lo rappresenta bene.
Il sacrificio di Borden invece è la devozione, il piegarsi ad una vita condotta a metà e divisa con il fratello, la cui chiave risiede nello scambio dei ruoli, stiamo parlando di uno sdoppiamento che permette ad entrambe le parti di essere a turni l'uomo della premessa e il ben più ambito uomo del prestigio, un equilibrio gestito del compromesso e dalla totale dedizione ad una vita votata all'accettazione e ai segreti.
Borden vuole rendere la sua vita un segreto con un trucco semplice ma per niente facile, e per questo si riconosce nella palla di gomma, un oggetto basilare che viene fatto apparire e scomparire come se niente fosse. La pallina è il perno del numero di Borden, il feticcio che richiama l'attenzione di Angier nel finale, l'oggetto di sviamento che l'uomo usa per intrattenere il pubblico. Qualcosa di innocuo usato come semplice supporto contro qualcosa di terribile usato come mezzo del prestigio.
Nonostante l'evidente materialismo di Angier e la sua incapacità di sacrificio dovuta al solo desiderio di vendere, alla fine è proprio lui che vuole ignorare i segreti di Borden mentre è proprio Borden a interessarsi al trucco di Angier (ribaltamento della situazione iniziale), allo stesso modo è Angier che ha subito perdite per colpa del collega il quale d'altra parte è stato responsabile del suicidio della moglie Sarah e della sofferenza di altre persone.
Quindi, alla fine del film, dietro tutti gli inganni e interrogativi irrisolti c'è una domanda nascosta che recita: chi dei due protagonisti ha difeso meglio i propri ideali? Chi tra i due rivali ha vissuto la propria vita con maggiore rettitudine?
Come in Inception non conta se è realtà o sogno in The Prestige non conta se è verità o illusione, l'importante è capire quale è il modo migliore per difendere i propri ideali: ricongiungersi con la propria famiglia e ricongiungersi con la propria vita. Tutto rigorosamente IMHO :)
Ultimo ma non meno importante oggetto da segnalare nel film è la vasca di vetro che rappresenta il legame tra i due colleghi Angier e Borden, l'oggetto infatti è teatro del triste annegamento della moglie di Angier, la cui morte è da imputare a Borden, un altro mezzo del prestigio all'apparenza rassicurante ma che può diventare pericoloso se usato in modo sbagliato. La rottura della vasca è la rottura del rapporto che c'è tra i due; la vasca è il trucco finito male, viene riproposta per svolgere la stessa ignobile funzione di annegamento e successivamente per incastrare Borden accusandolo del crimine che non ha commesso, diventa oggetto di illusione artefice di morte e desolante teatro dell'ultima raggelante scena, con tanto di accostamento ai cappelli a cilindro mediante dissolvenza incrociata.

Ci vorrebbe un trattamento più attento e approfondito per sviscerare il film ma noi cerchiamo di mantenere lo sguardo rapito dello spettatore che vuole essere ingannato, conservando la splendida funzione di metacinema che Nolan ha confezionato :)

Edited by MAN of STEEL - 21/4/2013, 19:02
 
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view post Posted on 9/8/2011, 08:55     +1   -1

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Secondo me come oggetto feticcio di Borden c'è la moneta a due teste, che rappresenta la doppiezza intrinseca del personaggio e si completa con la pallina: come hai giustamente detto la pallina rappresenta la volotnà di ingannare lo spettatore, di distrarlo, così come faceva il vecchio cinese fingendo di zoppicare. La moneta, invece, rappresenta la sua vita e il suo sacrificio per essere un grande illusionista
 
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THE MAN OF STEEL
view post Posted on 9/8/2011, 14:50     +1   -1




Questo è vero, infatti ne parleremo quando proverò ad analizzare la poetica di Nolan nella sua filmografia, tuttavia la moneta ha solo un "cameo" nel film per poi ricomparire in un vero e proprio ruolo in The Dark Knight approfondendo il tema che si porta dietro. La palla invece compare più volte, Borden la fa comparire come se fosse parte di lui e ne parla addirittura, secondo me nel film salta all'occhio come suo oggetto di riconoscimento (soprattutto nel finale)...
 
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view post Posted on 9/8/2011, 22:06     +1   -1

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CITAZIONE (THE MAN OF STEEL @ 9/8/2011, 15:50) 
Questo è vero, infatti ne parleremo quando proverò ad analizzare la poetica di Nolan nella sua filmografia, tuttavia la moneta ha solo un "cameo" nel film per poi ricomparire in un vero e proprio ruolo in The Dark Knight approfondendo il tema che si porta dietro. La palla invece compare più volte, Borden la fa comparire come se fosse parte di lui e ne parla addirittura, secondo me nel film salta all'occhio come suo oggetto di riconoscimento (soprattutto nel finale)...

Concordo: hai ragione a dire che è meglio parlarne in TDK
 
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THE MAN OF STEEL
view post Posted on 10/8/2011, 17:19     +1   -1




Continua la lunga analisi sugli oggetti-feticcio di cui si avvale Nolan per esprimere al meglio le tematiche dei suoi film:

Arriva il 2008 con The Dark Knight, un'opera con tematiche profonde e importanti, dopo Batman Begins dove il tema era la paura qua la colonna portante è riconducibile alla follia, in quanto racchiude le molteplice sfaccettature che caratterizzano il film: il caos, il caso, la morale, la violenza, l'autolegittimazione, l'anarchia e via dicendo.
Gli oggetti importanti di questo film sono essenzialmente due e ognuno rappresenta non solo un villain in tutta la sua apparenza ma anche il suo pensiero: la carta del Joker e la moneta truccata di Harvey Dent.
Il primo oggetto si riconosce nel nome del suo personaggio e nel suo modo di agire, il Joker prende tutto alla leggera come se fosse un gioco, agisce e basta, non ha interessi nè motivazioni, vuole solo vedere il mondo bruciare, mira solo a dimostrare che la civiltà è marcia e che ogni essere umano può essere spinto oltre le regole che lo limitano, che la morale è solo uno stupido scherzo, secondo lui l'unico modo sensato e non ipocrita di vivere è senza regole in quanto le leggi servono solo a sottostare a direttive dettate da gente corrotta e opportunista. Egli ama definirsi un "agente del caos" in quanto è un portatore di anarchia, una condizione sociale equa per tutti, dove ognuno agisce secondo la propria volontà ed è libero di prevalere sul prossimo.
Chi primeggia in questo desolante panorama è nientemeno che il Joker stesso, poichè è "in anticipo sul percorso" :joker: il suo scopo è quello di portare tutti al suo livello, ci riesce con Harvey ma non con i due battelli. La carta perciò è il segno della presenza del Joker, un presagio di escalation della follia e un oggetto di riconoscimento sul luogo dei suoi misfatti.
Arriviamo alla moneta, un oggetto decisamente interessante in quanto mutevole, essa difatti riflette non solo il cambiamento fisico di Harvey ma anche il significato che il possessore le attribuisce con il cambiamento del suo modo di pensare. Prima Harvey usa la moneta con due facce uguali perchè con essa è in grado di controllare il proprio destino, si crea la sua fortuna e riesce a essere un modello di comportamento perchè è un uomo retto e integro che vincendo al gioco truccato del testa e croce si prende la responsabilità di agire e portare avanti con successo gli ideali in cui crede. Sotto questa maschera di coerenza e giustizia però si cela Harvey Due-facce (come era chiamato alla disciplinare), un uomo che è capace di autolegittimare azioni che non rispecchiano il senso comune di giustizia ma solo dei valori primordiali occhio per occhio dente per dente, un uomo che se non è in grado di sparare ad un criminale è pronto a puntargli una pistola alla testa pur di difendere chi ama e prevenire ulteriori crimini, in questo frangente la moneta viene usata come mezzo di inganno e timore, stiamo parlando di un Harvey che non tutti dovrebbero vedere. Nel momento del finto arresto cede la moneta a Rachel, la quale si riconosce in una delle due facce dell'oggetto che viene intaccato da lei in quanto Harvey glielo ha consegnato come pegno d'amore, lui in un ultimo gesto per catturare Joker sacrifica il suo talismano e i suoi ideali per rendere la donna che ama partecipe del suo dovere, lei è una faccia e lui l'altra.
Rachel muore e metà moneta in suo possesso si brucia annerendosi, quando Batman raccoglie la moneta raccoglie le spoglie di Rachel, lei è morta e così è morto quel lato dell'oggetto di cui fa parte anche Harvey, quindi si può dire che muore una parte di Harvey, o meglio il fuoco che uccide Rachel distrugge quella parte di Harvey al contempo scoprendo e rendendo visibile a tutti l'uomo pronto a infrangere le regole a fin di bene, lato che poi viene intaccato dal Joker il quale da la spinta ad Harvey per renderlo malvagio. Harvey realizza della morte dell'amata nel momento in cui guarda la moneta (scena DIVINA), lo stesso fuoco che l'ha bruciata ha ucciso anche Rachel. Il Joker è la cavia del gioco di Harvey ma lui non può morire perchè ne è l'artefice e da quel momento sorge Due Facce, ora tutti possono vederlo per quel che è veramente. La sua morale è all'opposto di prima: lui non crea il destino perchè crede nel caso, adesso la moneta è riconoscibile come lui quindi i trucchi spariscono, c'è solo vita o morte e nulla serve per nasconderlo, solo il caso regola l'andamento del giudizio finale, la moneta diventa arbitro imparziale e Harvey l'esecutore; il senso di vendetta gli impone di uccidere i responsabili ma dato che l'unico responsabile diretto lo ha convinto che non c'è stata nessuna mira nel suo piano allora scarica alla moneta la sentenza dato che lui non crede più a nulla, solo nel caso. Quello che prima era un 100 truccato adesso è un 50/50 senza compromessi.

Edited by MAN of STEEL - 21/4/2013, 19:03
 
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THE MAN OF STEEL
view post Posted on 11/8/2011, 14:44     +1   -1




Con il film sui sogni Nolan dimostra a tutto il mondo di essere un regista maturo e affidabile perchè da vita ad un progetto che fonde le logiche del cinema d'azione a note personali d'autore con un ottimo riscontro di critica e pubblico.

L'icona per antonomasia di Inception è la trottola di Cobb, il totem del protagonista che gli permette di distinguere la realtà dal sogno, un oggetto con la precisa funzione di marcare il labile confine tra la dimensione terrena e quella creata dalla mente. Dopo la morte di Mal la trottola passa a Cobb diventando non solo il suo totem ma anche il simbolo del legame che non riesce a spezzare con il ricordo della moglie e più in generale con il suo lavoro nel mondo del sogno. Rivedere i figli è il suo scopo dopo che si è pentito di non averli guardati in faccia nel momento in cui doveva andarsene, i bambini sono la redenzione, riabbracciarli a casa è tutto ciò che desidera. Quando entra nella sua dimora gira la trottola ma appena il suocero chiama James e Philippa abbandona la vista dell'oggetto per concentrarsi su ciò che per lui veramente conta, lasciandosi alle spalle il rimorso di Mal e il suo passato. A mio avviso il totem continua a girare simbolicamente, vuol dire che Cobb è arrivato a casa davvero e si trova nel mondo reale ma per riabbracciare i bambini deve dimenticare il passato, in quel frangente la trottola parla allo spettatore: non è necessario verificare se è mondo reale o mondo del sogno, ciò che conta è superare il tormento interiore per buttarsi dietro ciò che è successo, bisogna cogliere il momento presente per stare con le persone che hanno bisogno di noi. La trottola è diventata strumento d'innesto per il pubblico dopo che ha agito su Mal.
Nel film si possono individuare altri oggetti simbolici meno rilevanti: in primis la dream-machine contenuta nella ventiquattrore, un oggetto che mette nero su bianco la caratteristica di metacinema dei sogni di Inception e la visione di Nolan, infatti il sogno è un'esperienza vissuta dal singolo in quanto prodotta dal suo subconscio mentre il cinema è un'esperienza collettiva che si vive in una sala con la visione di una proiezione, la macchina dei sogni ricompone le regole del sogno e le incastra nel cinema trasformando il sogno in un'esperienza indotta e condivisa in tempo reale. L'oggetto viene spesso maneggiato da Arthur il quale, essendo un Point-man, deve assicurarsi che il piano dell'estrattore venga messo in pratica regolandone le fasi, inoltre il personaggio di JGL è in minor parte identificato nel suo totem, il dado truccato, uno strumento di gioco che cambia le regole a suo favore allo stesso modo di come lui, dopo anni di destreggiamento nei sogni, è in grado di modificare il mondo onirico con paradossi per trarne vantaggio.
Anche Arianna è rappresentata da un totem: l'alfiere degli scacchi, figura chiave di un gioco mosso dalla logica e dal ragionamento; tali qualità sono essenziali per un buon architetto che deve muoversi senza perdere la cognizione di sogno e realtà tra i livelli del sogno come se fosse una scacchiera.
Ultimo oggetto individuabile è il treno :varie39.gif: usato come mezzo che pone fine alla vita dei coniugi per farli tornare alla realtà, un altro legame fra Cobb e Mal, una sorta di destino comune nel mondo dei sogni (spezzato poi da lui) che diverrà segnale di ingresso da parte di Mal nel primo livello di sogno. Il treno che attraversa la città è un paradosso che deriva dal subconscio di Cobb, la parte della sua mente che non vuole lasciare Mal e che giunge come un treno per travolgere il suo piano.
Ah e infine c'è anche la girandola di Fischer, oggetto della sua infanzia che lo lega al padre e simbolo di un rapporto che in passato era genuino e affettuoso, usato dal team di Cobb per ricordargli l'amore del padre.

THE END
Spero di non avervi annoiato, dite la vostra.

Edited by MAN of STEEL - 21/4/2013, 19:03
 
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Bruce Wayne
view post Posted on 11/8/2011, 14:49     +1   -1




Grandissimo!!
Analisi impeccabili.. ;)
 
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view post Posted on 11/8/2011, 15:13     +1   -1

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Bello bello e ancora bello!! In Inception si potrebbe aggiungere la fede di Cobb...In TDK hai detto tutto con perfetti riferimenti. Bravo MAN!!!
 
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view post Posted on 11/8/2011, 21:08     +1   -1
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non posso che fare un applauso ad un articolo in più parti così dettagliato e approfondito :)
 
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THE MAN OF STEEL
view post Posted on 11/8/2011, 21:18     +1   -1




Grazie, grazie troppo buoni :D
Dopo il polpettone direi che si può proseguire con qualcosa di più easy, magari una riflessione sui punti in comune nei film di Nolan e le coerenze visive.
Il tutto con la maggiore calma possibile :XD.gif:
 
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view post Posted on 11/8/2011, 21:28     +1   -1
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siii, vai tranquillo, che già per assimilare questo bel popò di roba che ci hai propinato in questi giorni ci metteremo un po' :P più in là, se la discussione procede in questa maniera, propongo di raccogliere e ordinare tutti questi interventi, come il tuo, e metterli in bella vista (quando ci sarà il futuro sito faremo una sezione a parte dove poter consultare questi "saggi").
 
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