Nicolas Winding Refn, Vuoi lottare?

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MAN of STEEL
view post Posted on 30/12/2013, 16:00     +1   -1




Onestamente penso che la potenza visiva di Only God Forgives sia estetizzazione referenziale e gratuita che satura i contenuti, relativamente semplici e passivi nell'economia della storia, a tal punto che l'eccesso di forma deborda fino a ricoprirli con una patina di inutile ermetismo. Cinema interpretativo che non nasce da un'idea, bensì da una semplice immagine (come ha ammesso lo stesso Refn), e come tale diventa pretesto per un esercizio di stile. Insomma, a mio avviso la forma è talmente estetizzata che va ben oltre la sostanza, e finisce per stuccare. Per la sua dimensione visiva preponderante, a mio avviso somiglia più a videoarte che a Cinema. Per carità, è un esperimento interessante e con un fascino innegabile, però era lecito aspettarsi di più, tanto che a Cannes è stato fischiato anche dai fan più convinti. La mia speranza era che l'esperienza di Drive gli fosse stata d'aiuto nella narrazione, ma non è stato così. Purtroppo non ha colto l'occasione per guadagnare punti nello storytelling, ma penso sia colpa della forma mentis di Refn in relazione all'approccio artistico che adotta solitamente.
 
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view post Posted on 30/12/2013, 17:05     +1   -1

Leggenda

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L'esperienza di Drive è stata fuorviante per tutti coloro che si aspettavano un Drive 2.0 o una maggiore mainstreamizzazione di Refn che invece opta sempre per scelte assolutamente antipopolari. Io credo che con OGF Refn abbia messo a frutto l'esperienza maturata in 15 anni di film soprattutto da un punto di vista estetico e porta all'estremo le scelte narrative adottate in Valhalla Rising. Per questo reputo OGF l'apice di questo suo modo di fare cinema molto di più di Bronson, che era molto meno ermetico e antecedente a Valhalla Rising: a questo punto Refn si deve imporre un cambiamento di rotta, andando verso l'esplorazione di un nuovo approccio e visivo e tematico, altrimenti risulterebbe una copia sbiadita di se stesso. Sicuramente quello che dici è in parte vero, ossia l'estetizzazione dell'immagine e l'eccessiva ricercatezza visiva in alcuni momenti risucchiano il film, ma Refn è sempre stato così sin dal primo Pusher. Nello stesso Bronson la narrazione è un po' farraginosa, ma l'artificio narrativo costituito dalla rappresentazione teatrale in cui Hardy funge da bardo è sicuramente un interessantissimo vezzo visivo più che un utile mezzo narrativo. Anzi l'estetizzazione è quesi lo scopo del cinema di Refn: scene come quella di Gosling che vorrebbe far arrivare all'orgasmo la ragzza nel night o come quella del poliziotto che canta sono quasi astrazioni immerse una fotografia decisamente espressionista. Direi che non è niente di nuovo sotto il sole. Dunque per me si può prevedere che il prossimo film di Refn dovrà indagare un'altra direzione, altrimenti sarà solo riciclaggio artistico.
 
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MAN of STEEL
view post Posted on 7/1/2014, 04:02     +1   +1   -1




Concordo, al prossimo giro Refn deve rinnovare il repertorio altrimenti rischia di cadere nella ripetizione.
Sul fatto che nella sua visione prevalga l'estetizzazione, cosa che a mio modesto parere non dovrebbe mai accadere, ho i miei seri dubbi: da Pusher a Drive non ho mai avuto la sensazione che il contenuto del racconto passasse in secondo piano rispetto alla dimensione visuale, si scorge sempre un filo narrativo grazie al quale si ha la percezione di quello che si guarda. Sarà forse per questo che il Cinema di Lynch non mi fa impazzire, sebbene abbia il mio apprezzamento, e guardacaso è una fonte di ispirazione per il Refn di Only God Forgives. Il fatto che egli abbia sfruttato un titolo mainstream per prodursi un'opera anti-popolare è ammirevole, tuttavia penso (magari ingenuamente) che sia stata una mossa egoistica, poichè ha sprecato la preziosa opportunità di mettersi in discussione e maturare. Soprattutto in vista di ciò che intende fare in futuro.
 
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Thanat
view post Posted on 22/3/2014, 16:26     +1   -1




Visto che se ne era parlato tanto in un corso di sceneggiatura che sto frequentando, ho visto Solo Dio Perdona.

Refn non mi ha deluso. Con la regia ci sa fare e ne ho avuto la prova con il suo precedente film, Drive, ma qui si supera alla grande. Quando in cinema di genere diventa un cinema d'autore. Il regista danese nel film non mostra solo il lato revenge movie, anche il rapporto edipico che c'è tra Julian e la madre. Questo rapporto viene sottolineato anche dal fatto che lui arriva ad aggreddire la sua "ragazza" quando lei insulta la madre, per non parlare del fatto che alla fine lui con le sue mani penetra la madre. Le mani ritornano spesso nel film di Refn perchè simboleggiano la violenza, che è il tema del film. C'è l'inquadratura delle mani che si chiudono come si dovesse aggredire qualcuno, cosa che succederà più in avanti nel film oppure quando lui si lava le mani e invece dell'acqua vediamo. La violenza è sottolineata anche da una straordinaria fotografia che vira sul rosso. La regia è curata nei minimi particolari con un buon abbinamento delle musiche. Kubrick docet.
 
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MAN of STEEL
view post Posted on 27/4/2014, 20:45     +1   -1




Ho recuperato Fear X.
Lo descriverei come un incrocio tra Memento e Lost Highways. È quindi la prova definitiva che Refn si ispira a Lynch. Lo descriverei anche come un Only God Forgives in forma non definitiva, parlando con il senno di poi. Il difetto più grande? Tutto questo. Se Ryan Gosling in trasferta a Bangkok é protagonista del Refn più puro, nel bene o nel male, Fear X non si presenta come un'opera personale: somiglia più al tentativo di consacrazione di un'autore con le idee poco chiare, che prova a definire i crismi del proprio cinema pescando a piene mani dalla visione altrui. Il risultato? Una brodaglia derivativa che è tutto e niente. Nè carne nè pesce, nè logica trascinante nè fascino malato, nè thriller nè film d'autore, nè originalità nè clichè.
La conclusione costituisce il perfetto coronamento di questa lacerazione-contraddizione. Vorrebbe essere criptica ma è solo confusa: sembra che nemmeno Refn sappia cosa succede realmente e preferisca non dare risposta alcuna. A parte il finale inutilmente ambiguo, ho pensato che fosse un film abbastanza didascalico nel linguaggio. John Turturro dimostra di non essere un semplice caratterista, tuttavia avrei preferito vedere qualcun altro nel ruolo.
 
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view post Posted on 27/2/2015, 18:57     +1   -1

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Molto buoni i primi due Pusher, anche se il 2 è più elitario. La fotografia al neon rossa brucia gli occhi, specialmente se lo vedi al buio. Chissà quanti litri di collirio si saranno iniettati negli occhi per non farseli bruciare.

Edited by MAN of STEEL - 28/2/2015, 11:56
 
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view post Posted on 27/2/2015, 21:37     +1   -1
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"Valhalla rising" e "Bronson", uno più :sbav: dell'altro, li ho visti qualche tempo dopo la mia iscrizione al Forum, ma non ne ho mai parlato. "Solo Dio perdona" l'ho recuperato l'anno scorso, ma idem. A questo punto aspetto di recuperare la Trilogia di Pusher, "Bleeder" e "Fear X", così faccio tombola! ^_^
 
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view post Posted on 1/3/2015, 11:48     +1   -1

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Classifica provvisoria dei film visti di Refn:

- Bronson
- Vallhalla Rising
- Pusher 3 - Angelo della Morte
- Pusher 2 - Sangue sulle Mani
- Solo Dio Perdona
- Pusher - L'Inizio
- Drive

Lo riconosco Drive all'ultimo posto è una bestemmia, ma devo rivederlo. Quindi evitiamo espressioni del tipo "posa il fiasco" et similia.

Edited by MAN of STEEL - 1/3/2015, 19:33
 
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view post Posted on 15/11/2015, 16:54     +1   -1
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CITAZIONE
Come molti, negli ultimi tempi sono stato incuriosito da Refn e ho deciso di visionare la sua filmografia; mi mancano ancora Bleeder e Fear X che recupererò a breve. Intanto ecco la mia personale classifica di questo stupefacente regista:

1) Only God Forgives
2) Drive
3) Pusher 2
4) Bronson
5) Pusher
6) Pusher 3
7) Valhalla Rising

I miei gusti sono un po' controccorrente per motivi del tutto soggettivi: ad esempio non trovo Drive un capolavoro come a detta di molti, e pur trovando interessante e curioso Valhalla Rising ho difficoltà a farlo salire di posizione... Only God Forgives mi ha folgorato positivamente e stupito più degli altri, magari riguardandoli più volte la mia opinione cambierà.

Trovo Refn un buon sperimentatore con molto margine di miglioramento ma per ora non mi sbilancierei e definire i suoi lavori "capolavori": alcuni sono sicuramente degli ottimi film!

Finalmente sono riuscito a recuperare Bleeder. Adesso che ho visionato l'intera filmografia posso stilare una classifica completa ( tra l'altro con delle modifiche dovute a motivi vari ) :

1) Only God Forgives
2) Bronson
3) Drive
4) Pusher 2
5) Bleeder
6) Pusher
7) Pusher 3
8) Fear X
9) Valhalla Rising

Dopo averne rivisti alcuni ed aver fatto decantare opinioni e pensieri a riguardo direi che almeno i primi 2 mi sbilancerei a considerarli capolavori mentre tutti gli altri vanno dal molto buono al perlomeno interessante......
 
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Lone Fire
view post Posted on 21/1/2017, 15:06     +1   -1




Con The Neon Demon ho chiuso la mia bella e concentrata visione o re-visione dei 10 film di NWR, come si piace firmare Refn. Con l'ultimo film posso anche assicurarmi un paio di cose: chi pensa che Refn, indirizzato verso estetismi fini a sé stessi, si sia perso senza lasciar traccia di autocritica, non ha capito che il tema di The Neon Demon è l'estetica; chi pensa che Refn, con il suo ultimo film, si sia solo ripetuto, non ha capito che The Neon Demon è la sua opera con maggior rivoluzione interna.

Momento classifica

Bronson
Valhalla Rising
The Neon Demon
Only God Forgives
Pusher II
Drive
Pusher III
Fear X
Pusher
Bleeder
 
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Pessimismo Cosmico
view post Posted on 21/1/2017, 15:17     +1   -1




Per me Only God Forgives al primo posto; apice della filmografia del Danese. Dietro... Bronson e poi lotta tra Pusher 3 e Vallalha Rising.
 
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Lone Fire
view post Posted on 21/1/2017, 15:58     +1   -1




CITAZIONE
Per me Only God Forgives al primo posto; apice della filmografia del Danese. Dietro... Bronson e poi lotta tra Pusher 3 e Vallalha Rising.

Mio parere: Only God Forgives è interessante per l'estetica, ma in questo campo non aggiunge niente su scala globale, a differenza di The Neon Demon; è interessante per la sua estremizzazione stilistica (singole scene oniriche di altri film, a partire da Fear X, diventano un intero lungometraggio), ma Valhalla Rising era anche più estremo e originale; è interessante perché decostruisce il revenge movie orientale, ma a differenza di Bronson per il biopic non sembra minimamente un film di genere fatto da un autore.
Come mai pensi sia il migliore dei 10? (A mio tempo, anch'io lo trovai un'illuminazione)
Tra l'altro, l'ho messo sopra Pusher II e Drive solo perché ho preferito premiare l'originalità, altrimenti potrei scambiarli senza rimuginarci su. Invece nella sua top 3 inquadro un trittico capolavoro che riassume cosa Refn abbia dato al cinema.

Pusher III non capisco perché sia così apprezzato da tutti. Soffre delle stesse pecche del primo, nello sviluppo circolare e cadenzato. Almeno il primo nasce come cortometraggio, ma il terzo, che vorrebbe avere una struttura drammaturgica come Pusher II, si può iniziare a guardarlo dopo 30 minuti dall'inizio e il senso del film rimane invariato.

Edited by Lone Fire - 21/1/2017, 19:56
 
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view post Posted on 26/2/2017, 15:32     +1   -1
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Cavaliere Oscuro

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Ok, finalmente ho visto tutta la sua filmografia.
Ecco la top:


1) The Neon Demon
2) Drive
3) Bronson
4) Solo Dio perdona
5) Valhalla Rising
6) Pusher 3
7) Bleeder
8) Pusher 2
9) Pusher
10) Fear X

Edited by MAN of STEEL - 26/2/2017, 17:07
 
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view post Posted on 23/8/2018, 02:08     +1   -1
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Svariati mesi fa ho recuperato i suoi primi 5 film, portando quindi a termine la visione dell'attuale filmografia del regista danese. Vederli o meno non avrebbe comunque cambiato l'opinione che ho di lui ed il mio trasporto nei suoi confronti, essendosi guadagnato, anche solo con una manciata di film dal 2008 ad oggi, un posto di rilievo tra le mie preferenze contemporanee. Ma la visione ha ovviamente permesso comunque di conoscere le sue radici e di osservare l'evoluzione del suo Cinema. Dagli esordi underground, praticamente amatoriali del '96, fino al conseguimento della piena maturità artistica, passando per la ricerca stilistica e identitaria nel corso delle sue prime pellicole. Emergono fin da subito il disagio e l'alienazione dei suoi protagonisti, il loro rapporto con la violenza, lo sguardo sulle drammatiche relazioni interprersonali. Se inizialmente l'influenza maggiore era rappresentata dal Cinema indipendente e da tutte le visioni di nicchia, film di cassetta, ecc (come emerge dagli aspetti più biografici di Bleeder, suo secondo, sottovalutatissimo film, in cui, durante la scena ambientata in una videoteca - che rimanda un po' a quella di Clerks - vengono citati i registi più amati da Refn), di pellicola in pellicola cominciano a prender forma il suo stile e la sua estetica attuali. A cominciare da Fear X, in cui compaiono i primi, forti segni dell'influenza di Lynch, ma si tratta ancora di un grezzo tentativo, la ricerca di un compromesso tra ricerca autoriale e produzione hollywoodiana che probabilmente non gli ha permesso di esprimere al meglio la sua visione. Dopo aver chiuso la Trilogia di Pusher nel 2005, è nel 2008 che arriva la vera svolta professionale ed artistica, con l'uscita di Bronson. Il resto è storia nota a tutti, ma mi piacerebbe parlare più nel dettaglio tanto di questi, quanto in particolare dei suoi ultimi 5 film.

Queste, al momento, sono le mie preferenze riguardo i film del bellissimo Nicolas Winding Refn, ma molte sono posizioni interscambiabili:

01) Valhalla Rising (2009)
02) The Neon Demon (2016)
03) Drive (2011)
04) Bronson (2008)
05) Bleeder (1999)
06) Pusher II (2004)
07) Solo Dio Perdona (2013)
08) Pusher (1996)
09) Fear X (2003)
10) Pusher III (2005)
 
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DottorBrand
view post Posted on 22/1/2019, 12:47     +1   -1




Sapete che visto che ho sempre in bocca Refn, il mio soprannome a lavoro spesso è -MIO NOME- e REFN
:xD:
detto questo, si sa niente di The Avenging Silence ???
 
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60 replies since 6/2/2012, 01:08   1694 views
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