Zack Snyder, La realtà è una prigione. La tua mente può liberarti.

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view post Posted on 2/10/2013, 00:06     +1   -1
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Zachary Edward Snyder, nasce a Green Bay (Wisconsin), l'1 Marzo 1966. Si afferma nel mondo dello spettacolo come regista di videoclip musicali (tra i quali "Tomorrow" di Morrissey e "Desolation Row" dei My Chemical Romance) e spot pubblicitari per compagnie d’automobili e marchi legati allo sport, mentre intanto, nel 2004, fonda, insieme alla moglie Deborah Johnson, una propria casa cinematografica, la Cruel and Unusual Films, fungente da coproduttore non accreditato per i film da lui diretti. Accumulando premi e consenso da parte dei committenti, dimostra subito di sapersi mettere al servizio del cliente, assecondandone i gusti ed evidenziando una propria ricerca stilistica; qualità che in seguito lo porterà a rielaborare con intelligenza e rispetto icone e immaginari creati da altri.
La prima manifestazione di questo talento arriva quando Snyder firma la regia del remake de "L’alba dei morti viventi", capolavoro di George Romero. Pur distaccandosi parecchio dall'originale, il film propone un’efficace variazione sul tema del canone Romeriano e Snyder riesce a imprimergli uno stile forte e visivamente potente. La pellicola, presentata fuori concorso al festival di Cannes 2004, riscuote un discreto successo di critica e pubblico, affermando Snyder come nuova giovane promessa del cinema nordamericano. Nonostante la sua regia ipercinetica e sincopata sia opposta a quella ponderata e raggelante di Romero, entrambe le pellicole sposano la medesima tesi, rappresentando una società al limite del collasso, proiettata in un oscuro futuro tecnologico.

Grazie allo stile messo in mostra nella pellicola precedente, il regista viene incaricato di dirigere "300", adattamento cinematografico della graphic novel di Frank Miller. Il film si rivelerà campione d'incassi ai botteghini di tutto il mondo, raggiungendo così un successo che pone il regista all'attenzione del pubblico mondiale. Forte del consenso così ottenuto, Snyder dirige un'altra trasposizione cinematografica, "Watchmen", tratta dalla miniserie fumettistica di 12 numeri vincitrice di un premio Hugo creata da Alan Moore e Dave Gibbons. Nonostante gli ottimi incassati nel solo week-end di apertura nelle sale statunitensi, a conferma della grande attesa del film da parte del pubblico, man mano che i giorni passano il calo ai botteghini è piuttosto notevole, tant'è che si profilerà per il film un incasso globale inferiore alle aspettative. A discapito quindi del lavoro di adattamento e dell'influenza personale di Snyder, il film non conquista inizialmente i risultati sperati, venendo poi parzialmente "riscoperto" con la distribuzione in home video.

Giunto a questo punto della sua carriera, Snyder abbraccia il progetto di un film d'animazione, spinto anche dal desiderio di realizzare un lungometraggio per i suoi figli. Nasce così "Il Regno di Ga'Hoole - La Leggenda dei Guardiani", con il quale volge nuovamente lo sguardo sui territori del mito e dell'epica, prestando il suo stile roboante al team della Animal Logic, la squadra che ha dato vita ai pinguini surfisti di "Happy Feet". Il film si discosta decisamente dalle atmosfere solari e spensierate di "Happy Feet", assumendo i toni di una favola nera, che condensa in due ore le avventure dei gufi guerrieri raccontate nei primi tre libri della Saga omonima (molto apprezzata nei paesi anglosassoni) della scrittrice Kathryn Lasky.

Nel 2011 quindi, dopo una lunghissima attesa, Snyder riesce a dare vita ad un suo personale progetto, la cui realizzazione era prevista ancor prima di quella di "Watchmen". Un racconto (e un film), con il quale realizza il suo personalissimo cine-fantasy-comics. Da lui definito come "Alice nel paese delle meraviglie con le mitragliatici" o "la cosa pià folle che abbia mai scritto", "Sucker Punch" si rivela essere un’opera complessa, che si presta a vari livelli d’interpretazione. Un lungometraggio per il quale (e con il quale) dà fondo a tutte le sue fantasie, manifestando Snyder come un grande amante ed un gran cultore del vasto mondo della Pop cultura.

Il 5 ottobre 2010 intanto, aveva accettato di dirigere il rilancio cinematografico di Superman, su indicazione diretta da parte del Produttore della pellicola. Il film, prodotto da Christopher Nolan e scritto da David Goyer, conquista un gran risultato al botteghino, spaccando però pubblico e crititica in maniera decisamente netta. Tant'è che il successivo annuncio del 19 luglio 2013, durante il Comic-Con si San Diego, riguardo al sequel de "L'uomo d'Acciaio", ha scatenato le reazioni più disparate. Snyder, infatti, presenterà nel 2016 un film nel quale saranno presenti, per la prima volta nella Storia del Cinema, le due icone supereroistiche più grandi di sempre: Superman e Batman. Nel corso del 2014, durante la produzione di "Superman vs. Batman" (working title), viene designato come regista per la pellicola dedicata alla Justice League.

Filmografia
- L'Alba dei morti viventi (Dawn of the Dead) (2004)
- 300 (2007)
- Watchmen (2009)
- Il Regno di Ga'Hoole - La Leggenda dei Guardiani (Legend of the Guardians: The Owls of Ga'Hoole) (2010)
- Sucker Punch (2011)
- L'Uomo d'Acciaio (Man of Steel) (2013)


Edited by §nake - 5/5/2014, 04:01
 
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view post Posted on 2/10/2013, 11:05     +1   -1

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Nessuna parola può esprimere la mia ammirazione, ma no che dico... la mia divinazione verso quell'uomo.
Mi mancano Legend of the Guardians: The Owls of Ga'Hoole e Sucker Punch...

Edited by MAN of STEEL - 7/10/2013, 17:44
 
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Kabutomaru
view post Posted on 2/10/2013, 12:36     +1   -1




Come ho detto, di Snyder ho visto solo Man of Steel e 300.

Man of Steel l'ho detestato a morte e la causa principale è la regia totalmente sballata e fatta di camera a mano per il 70% del film, gestita da una mano che era tremolante a dir poco....
Ho avuto gli occhi di fuoco per 2-3 giorni. Non mi capacito del solo 5.5 dato... forse perchè è un film che adotta un approccio serio?

300 a me è piaciuto, anche se mi vergogno ad ammetterlo visto che è un film che viene demolito da chiunque e da tutti i cinefili, ma che nonostante l'abbia visto 4-5 volte io questi difetti non riesco a trovarli... sarò cieco, ma non riesco a vederli, se me li indicate....
Comunque è senz'altro molto più riuscito di MoS.

Edited by MAN of STEEL - 2/10/2013, 14:58
 
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view post Posted on 2/10/2013, 12:46     +1   -1
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300 non è un film brutto, però effettivamente non è neanche tutto 'sto granchè, una volta passato al setaccio dopo la prima visione.
Il cinefilo medio tende a sminuirlo perchè è una pellicola che restituisce un'idea di cinema troppo stilizzata, troppo "videoclippara", con stratagemmi visivi che non hanno nessuna utilità se non quella di "rendere figo" ogni frame o ogni inquadratura.

Che è poi il grandissimo difetto insito in tutta la cinematografia di Snyder: spettacolarizzare fino all'eccesso ogni cosa...
 
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view post Posted on 2/10/2013, 13:03     +1   -1

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Di Snyder ho visto Watchmen, 300, Man of Steel e 10 minuti di Sucker Punch. Anche troppo. :xD:

Edited by MAN of STEEL - 2/10/2013, 14:59
 
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MAN of STEEL
view post Posted on 2/10/2013, 14:42     +1   -1




Di Snyder ho visto tutto.
Il film che me lo ha fatto conoscere è 300, visionato al cinema nel lontano 2007 e apprezzato parecchio. Con il tempo l'ho ridimensionato, ma niente mi dissuaderà dalla convinzione che è un prodotto eccessivamente criticato per aprioristiche prese di posizione. Ad oggi lo ritengo senza battere ciglio l'opera migliore di Snyder. Watchmen invece mi lasciò con qualche dubbio, perchè se da una parte mi soddisfava sul piano tecnico - nonostante fosse troppo carico e enfatico - dall'altra mi lasciava perplesso in sede di adattamento. Bene o male era una copia carta-carbone semplificata della graphic novel di Miller, ma senza la ragion d'essere di 300.
Successivamente recuperai Dawn of the Dead che, pur non avendo visto l'originale di Romero, reputo un remake senza infamia e senza lode.
Sucker Punch è un film semplicemente eccessivo, un videogioco roboante e intrinsecamente tamarro. Il titolo che avrebbe dovuto dimostrare la maturità di Snyder, ha dimostrato invece la sua piena immaturità stilista. Legend of the Guardians è un prodotto d'animazione interessante e piacevole sul piano visivo, ma di una pochezza sconcertante nella trama e nei contenuti. Non conosco il romanzo a cui si ispira, ma quella del film è una storia banale e scontata, trita e ritrita, che pesca a piene mani da altre situazioni senza proporre un barlume di originalità.
E infine c'è Man of Steel, il titolo con il quale avrebbe dovuto riscattarsi. Per risollevarsi si è risollevato, ma solo al box-office. Abbandonate le eccedenze registiche alle quali ci aveva abituati, Snyder si butta sulla camera a spalla e sugli zoom, facendomi così rimpiangere gli interminabili rallenty e altre esuberanze formali che già non erano il massimo della messa in scena. Insomma, un buco nell'acqua.

Ora per me Zack Snyder è un regista morto, un mestierante senza arte nè parte al quale non darò più credito.
Se dovessi fare una classifica non avrei dubbi sul primo posto, mentre sull'ultimo sarei non poco combattuto :asd:
Ma andando rigorosamente a gusti direi:

300
Watchmen
Dawn of the Dead
Man of Steel
Legend of the Guardians: The Owls of Ga'Hoole
Sucker Punch


Edited by MAN of STEEL - 8/1/2014, 16:56
 
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thanat
view post Posted on 2/10/2013, 17:06     +1   +1   -1




CITAZIONE (MAN of STEEL @ 2/10/2013, 15:42) 
Sucker Punch è un film semplicemente eccessivo, un videogioco roboante e intrinsecamente tamarro. Il titolo che avrebbe dovuto dimostrare la maturità di Snyder, il quale ha dimostrato invece la sua piena immaturità stilista

Lieto di non essere l'unico che la pensa in questa maniera.
 
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Dale Cooper
view post Posted on 2/10/2013, 19:32     +1   +1   -1




Visti 300, Watchmen e Man Of Steel.
Il primo lo trovo orrendo, il secondo mi è piaciuto abbastanza (ci sono ottime trovate e resta comunque un film interessante e coraggioso, troppo sottovaluto, direi che vive di alti e bassi per tutta la sua durata), il terzo lo trovo appena appena sufficiente, un film guardabile ma sterile, inefficace, un involucro vuoto insomma.

La seriosità del cinema di Snyder (o meglio, di ciò che ho visto di lui) non la digerisco, la trovo fastidiosa e inadatta al suo stile derivativo dai videoclip (che non amo ma neanche schifo, ecco). Un po' di ironia non farebbe male. Il problema di Snyder è la sua terribile discontinuità all'interno dei suoi film: per ogni idea buona/ottima ce ne sono venti pessime, in ogni suo film c'è un 5-10% da salvare, per non dire proprio BELLO, e un restante 90-95% di cose brutte o da dimenticare. Peccato. Boh, sinceramente non capisco il perchè gli stiano dando titoli così importanti da dirigere, francamente c'è tanta, tanta gente migliore di lui. Mediocre mestierante.
 
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view post Posted on 3/10/2013, 21:52     +1   -1
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Volevo lasciare all'interpretazione di ognuno la possibilità di valutare meglio la sua natura, ma credo che passerebbe davvero tanto, troppo tempo, stando alle parole fin qui spese. Perciò, mi vedo quasi obbligato a portare il discorso su binari diversi, esponendo il mio pensiero e spiegando perché si tratta, a tutti gli effetti e con pieno diritto, di uno dei miei registi preferiti.
In ogni sua pellicola, in ogni progetto da lui affrontato, Snyder riesce ad infondere tanto la sua natura artistica, quanto la sua venatura poetica. Lo fa con una naturalezza tale che riesce a fare, delle due, un tuttuno indissolubile, così che l'una trasporti ed esprima l'altra in maniera totale. Riconoscere i temi portanti della sua poetica non è difficile. Basta soffermarsi un attimo su quegli elementi e quelle caratteristiche apportate nell'adattamento dei fumetti, così come nell'adattamento dei libri della saga fantasy; o agli elementi e le caratteristiche intrinseche delle stesse opere originali. (Le parole che scriverò con le iniziali maiuscole, sono tutti elementi portanti della poetica snyderiana.)

Se si osservano, per esempio, le differenze tra la graphic novel ed il film di "300" (un film che subisce, dai cosiddetti "esperti", diverse critiche; quasi tutte fuoriluogo, semplicistiche e superficiali), salta subito all'orecchio una parola, che nel fumetto non viene quasi mai pronunciata (solo due o tre volte, se non ricordo male), ma che nel film viene costantemente rimarcata, onorata ed esaltata: Libertà!
La graphic novel di Miller si presenta quasi esclusivamente come una fantasiosa rappresentazione degli eventi storici, atta ad esaltare l'evento in sé (come momento storico importante) e, se vogliamo, il coraggio ed il valore degli artefici di tale impresa eroica. Snyder riesce ad andare oltre ciò, esaltando e portando a vero importante scopo della battaglia la difesa di un ideale: la Libertà. E' per questo che Leonida e di suoi 300 si battono fino alla morte, poiché l'alternativa sarebbe una Vita di sottomissione e schiavitù per il loro popolo. Non sarebbe Vita. Snyder vede la Vita come il nostro campo di battaglia, nel quale conduciamo una Lotta per la conquista (o il mantenimento) di ciò che c'è di più importante al mondo: la Libertà. La Vita ci pone molte volte nelle condizioni di avere un freno alla nostra Libertà, un ostacolo che si dimostra quasi sempre all'apparenza più forte di noi, ma del quale siamo in realtà molto più forti. Nel caso dei 300, questo si manifesta sottoforma dell'esercito persiano, un nemico all'apparenza imbattibile, ma al quale gli spartani mostreranno la vera Forza. Cos'é questa Forza che noi possediamo, capace di farci sormontare ogni ostacolo nel raggiungimento della Libertà? Nel caso dei 300, una fonte di questa é la Fiducia. "La vera Forza di uno spartano, é il guerriero al suo fianco.". Loro non sono forti perché addestrati, in forma, e fisicamente possenti, ma perché sanno che, qualunque cosa accada, ci sarà sempre un guerriero al loro fianco, pronto a coprirlo in ogni situazione; un altro uomo al quale quindi può affidare la sua Vita, non solo in formazione, ma anche quando agisce e si concentra sul singolo nemico che affronta (emblematica l'azione a due di Stelios ed Astinos, che nella graphic novel non é presente). Ciò che non é presente nella graphic novel, é l'altra Forza (in particolare la Forza di Leonida) sottolineata da Snyder; una fonte inesauribile, poiché la Forza più grande dell'universo: la Donna.
Nel caso di "300", la Donna é Gorgo, la regina di Sparta e moglie di Leonida. E' lei, dopo che suo marito é stato ostacolato dagli Efori, a donargli la Forza: dopo aver trascorso una notte d'Amore, é lei, difatti, a ricordargli che non deve agire secondo la legge di Sparta, né chiedersi cosa farebbe un cittadino spartano, un marito, un re, ma chiedersi che cosa farebbe un "Uomo Libero"! Ma la grande importanza che Leonida riversa nella figura di sua moglie, Snyder l'aveva già meravigliosamente tratteggiata, con quella splendida scena che precede la frase più famosa del film. Leonida deve scegliere le sue parole, ma prima di effettuare la Scelta, aspetta (cosa che non fa assolutamente nella graphic novel). Riflette, é perplesso, ma fa una cosa meravigliosa: volge lo sguardo a sua moglie. Solo dopo che lei gli rivolge un cenno con il capo, quasi a voler dire tacitamente: "Io sono con Te!", Leonida può agire liberamente, perché in possesso di una Forza che non gli farà rimpiangere quella Scelta. Forti di tutto ciò, quindi, i 300 spartani saranno, per la Vita del loro popolo, degli Angeli Custodi, un immenso Esempio finalizzato a riaccendere, attraverso il loro Sacrificio, la Speranza necessaria a risultare vittoriosi nella Lotta per la Libertà.

Nel successivo "Watchmen", l'ostacolo alla Libertà, il nemico imbattibile per i protagonisti, é rappresentato dal sistema americano e dalla società stessa, per i quali vorrebbero essere degli Angeli Custodi; ma si trovano anch'essi, essendo uomini, a dover lottare per la loro stessa Libertà. Ognuno di loro si ritrova infatti schiavo della sua condizione psicologica e della sua condizione di vita, così come si ritrova ad essere un "controllore controllato" del sistema. Lottano tutti, raggiungendola/ottenendola, con esiti differenti, così come lottano contro un destino apparentemente inevitabile, qual'è l'olocausto nucleare. Troveranno la Forza nella Fiducia (Fiducia nella verità per Rorschach, Fiducia reciproca per Gufo Notturno e Spettro di Seta, ecc...), ma l'evento più importante é la Fiducia che troverà il Dottor Manhattan nella Vita umana, per mezzo di Spettro di Seta. Ancora una volta la Donna come la più grande fonte di Forza, qui dichiarata apertamente come Miracolo della Vita. Ruolo di primaria importanza é quello di Rorschach, che incarna la Lotta per un ideale perseguito senza compromessi e che può, attraverso il suo diario, dove ha riportato la verità dei fatti, alimentare e diffondere la sua Speranza: che il mondo non sia schiavo di una bugia, ma Libero nella verità. E' una trattazione moooooooooolto semplificata di "Watchmen", che prende in esame solo uno dei suoi tanti aspetti, ma se ne potrebbbe parlare molto più approfonditamente ed io potrei farlo solo dopo aver letto la graphic novel (mi pento di non averla ancora letta), per conoscere ancor di più dove finisce Moore e comincia Snyder.

"Il Regno di Ga'Hoole - La Leggenda dei Guardiani", oltre ad essere un gioiello d'animazione digitale (la realizzazione tecnica é superba) é un racconto di formazione, perfettamente adattato alla (e dalla) visione snyderiana. Soren, il protagonista, é un Barbagianni, costretto da ciò ad una Vita ordinaria; ma la sua Speranza, il suo Sogno, é quello di vivere un'avventura con gli eroi della sua storia preferita, "La Leggenda dei Guardiani", mitici guerrieri alati (di cui sogna di far parte) che difesero in tempi lontani la loro popolazione dai malvagi Puri, una razza di gufi che considera i Barbagianni e le altre razze come "razze inferiori", ne rapisce i piccoli e cerca di costituire con essi un esercito plagiato al loro volere. Un nemico apparentemente imbattibile, un destino inevitabile. In questo caso, oltre alla Speranza di raggiungere la Libertà, si aggiunge il tema del Sogno, quello di Soren, che inizialmente Lotta per essere Libero di sognare, fino a vivere veramente quel Sogno e lottare per la Libertà di coloro che ama. La Forza, qui, quindi nasce anche dalla propria Fantasia, dalla capacità di esprimerla e liberarla, rendendo il protagonista capace di quel che altri non potrebbero mai fare, in quanto tengono incatenati ed uccidono i propri sogni. Così come non riesce a fare il fratello del protagonista, Kludd, personaggio che rappresenta proprio questa linea di pensiero e questa natura umana, che schiavizza facilmente l'uomo. Anche qui, a dar Forza al protagonista, ci pensa anche la Fiducia, un legame indissolubile venutosi a creare tra Soren ed i compagni della sua avventura, che si ritroveranno ad essere una Famiglia. Così come sono fonte di Forza gli insegnamenti e le lezioni apprese dagli stessi Guardiani della Leggenda, gli Angeli Custodi dei popoli liberi, che sono nei Sogni (e saranno nella realtà) immenso Esempio per Soren e fonte di Speranza, attraverso il grande spirito di Sacrificio che essi infondono nella Lotta per la Libertà. La Forza più grande dei Puri, neanche a dirlo, non é il loro potente e carismatico leader, ma la sua compagna; vera macchinatrice, attrice principale della schiavitù del suo esercito, così come di un altro evento rilevante nell'economia della storia (che ovviamente non dirò). Nel gruppo di Soren ci sono però altre due Donne, La Signora Plithiver e Gylfie, che saranno, come detto, fonte di Fiducia (e quindi Forza) per Soren. Non mancano le autocitazioni, così come citazioni e riferimenti che fanno di questo film quello che si potrebbe definire il personale "Star Wars" di Snyder. Un racconto di formazione quindi, che ispira ad essere liberi di credere nei propri Sogni, fino ad essere liberi di essere quello che desideriamo, forti delle nostre capacità (e di quelle di coloro che ci sono vicini) nelle quali nutriamo Fiducia e dalle quali traiamo la nostra Forza nella lotta per la Libertà.

Tutte le tematiche messe in gioco da Snyder, trovano totale espressione e massima rappresentazione nella sua opera più personale, il suo Capolavoro: "Sucker Punch".
La storia di una Donna la cui Libertà é stata negata, condannata alla prigionia (fisica e mentale) da un destino avverso, un nemico all'apparenza imbattibile, qual'é l'ingiusta reclusione in un manicomio. Qui, affronterà la sua Lotta per la Libertà, traendo Forza dalla sua stessa natura di Donna, dalla sua Fantasia, dal controllo su questa, sul proprio mondo (Fiducia in se stessa) e sul proprio Destino; conquistando la Fiducia della sua nuova Famiglia, per la quale sarà un immenso Esempio, un Angelo Custode ed una fonte di Speranza di vittoria nella Lotta per la Libertà. La condizione della protagonista la rende schiava di una situazione e di un luogo pericoloso dove é vittima impotente degli eventi; con la sua Fantasia, vivrà una realtà più "sopportabile", dove, oltre ad essere vittima, può esercitare un grande potere sugli uomini che abusano delle Donne. Ma ciò non basta per vincere, poiché dovrà oltrepassare un ulteriore specchio (il film é costellato di superfici riflettenti; emblematica una meravigliosa inquadratura) e ritrovarsi nel "paese delle meraviglie con le mitragliatrici", dove può esercitare pienamente la sua Forza ed avere un controllo totale sul suo Destino, proiezione fantastica della Forza che possiede nel mondo reale. Giungerà, alla fine del suo viaggio, a prendere coscienza di sé, del suo ruolo e compirà quindi una Scelta.
Un racconto strutturato su più livelli, che contrappone nettamente la Forza posseduta realmente dalla Donna, alla sua quasi totale impotenza di fronte alla crudeltà del luogo di prigionia e a coloro che ne sfruttano l'inferiorità fisica. Un film quindi avente per protagonista la più grande Forza dell'universo, che si apre e si chiude con un monologo atto a colpire (complice il montaggio) lo spettatore con un "Sucker Punch", un "pugno a sorpresa", che lo renda cosciente e consapevole di una verità semplicissima quanto di vitale importanza per uscire vincitori dalla Lotta per la Libertà!

Dopo tutto cio, non é difficile comprendere perché Nolan abbia ritenuto lui l'Uomo migliore al quale affidare la realizzazione de "L'Uomo d'Acciaio". Non ne parlo, perché se ne andrebbe troppo spazio e tempo, e perché ne ho già parlato un po', anche senza accennare direttamente alle tematiche care al regista, che speravo qualcuno riconoscesse.
Coerente in maniera totale alla sua natura, lo stesso Snyder é Libero. La sua regia é finalizzata ad enfatizzare, fino alla più totale e strabordante esaltazione, la grandezza della Lotta per la Libertà. Poiché questa é una Lotta che dovrebbe essere insita in ogni essere umano, combattuta da questo fino allo stremo, in maniera viscerale, pregna di carica ormonale, con tutte le Forze giunte a noi da chiunque sia in grado di donarcele (Fiducia, Angeli Custodi, Donna, Noi stessi), mettendo in pratica o essendo noi stessi Esempio e Speranza di vittoria. In quanto l'unica maniera possibile per essere Vivi é essere Liberi. Questa é, con parole mie, la ricerca poetica di Snyder: l'esaltazione della Forza profusa dall'essere umano nella Lotta per la Libertà!
Lo fa attraverso l'espressione totale della sua stessa Fantasia, libero da convenzioni e canoni commerciali nei quali rientrare, spiccando il volo oltre la barriera della cinematografia, raggiungendo un luogo dove spaziare tra i diversi stilemi rappresentativi di diverse arti visive, in una commistione continua e libera che si traduce nella Forza visiva dei suoi Sogni su schermo.
Un regista che infonde la sua natura artistica e la sua venatura poetica in ogni fotogramma, nella piena Libertà creativa (così come i suoi personaggi lottano per la piena libertà individuale, esistenziale, ideologica, psicologica, ecc.), traducendo, di fatto, le sue opere in veri e propri Inni alla Libertà. Un artista entusiasta che trasmette la sua energia in maniera eccezionale, rendendo speciale l'appuntamento con ogni sua pellicola e che rappresenta, per me, un baluardo di Libertà creativa ed espressiva, in un mondo cinematografico che sta via via perdendo sempre più quella Magia che prima lo caratterizzava. La stessa che mi fa prendere il volo incollato alla scia del mio "Peter Pan della macchina da presa": Zack Snyder! :)

Edited by §nake - 2/2/2014, 19:10
 
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view post Posted on 7/10/2013, 23:58     +1   -1
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Volevo lasciare all'interpretazione di ognuno la possibilità di valutare meglio la sua natura, ma credo che passerebbe davvero tanto, troppo tempo, stando alle parole fin qui spese.

Parole proprio spese nel senso letterale della parola. Mi sembrava di aver visto tutto... quella cagata immonda del remake di Romero non la commenti?

Edited by MAN of STEEL - 24/11/2013, 15:36
 
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view post Posted on 8/10/2013, 18:27     +1   -1
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Parole proprio spese nel senso letterale della parola. Mi sembrava di aver visto tutto... quella cagata immonda del remake di Romero non la commenti?

Ognuno é libero di spendere le proprie parole come meglio crede, specie nel momento in cui manifesta il proprio pensiero. Se una persona (Man, io, chiunque) vuole manifestare il suo pensiero verso qualcosa di suo interesse, chi é dall'altra parte (chiunque) non ha nessun diritto di considerarla una cosa sbagliata, scorretta o, peggio ancora, senza valore, solo perché chi é dall'altra parte (chiunque) non ha interesse o considera pessimo ciò verso il quale una persona (Man, io, chiunque) rivolge le proprie attenzioni.
Io sto solo manifestando il mio amore per ciò che caratterizza Snyder ed i suoi lavori, per ciò che riesce ad esprimere con la sua mano, per ciò che riesce a trasmettermi mentre guardo una sua pellicola. Che io lo consideri come uno dei miei registi preferiti, non significa certo che io consideri dei pessimi registi tanti altri grandi nomi del Cinema. Né sto dicendo, in alcun modo, che chi é dall'altra parte debba ravvedersi e cominciare a considerarlo un grande artista; non potrei permettermi niente di tutto questo. Sto solo cercando di fare luce su alcuni aspetti che, forse, ai più sono sfuggiti, ma che sono fondamentali per poter inquadrare la sua persona e giudicare il suo operato. Perciò, non stai vedendo niente che possa essere considerato ignobile da parte di un cinefilo; solo una normalissima, pura, e libera manifestazione di pensiero.

"L'Alba dei morti viventi" l'ho già commentato, mentre "L'Uomo d'Acciaio" l'ho commentato nel topic dedicato. In quei casi, si tratta di una sorta di recensione. Qui non ho ancora recensito i film di Snyder, sto solo accennando agli aspetti tematici presenti nelle diverse pellicole, ma ho dimenticato il primo e saltato volontariamente l'ultimo. Quindi, ti ringrazio per avermi fatto accorgere che ho "sbagliato" a non accennare agli aspetti tematici di queste due pellicole; rimedio subito.

Anche nel suo esordio cinematografico, si ritrovano i temi e gli elementi caratteristici presenti nelle altre pellicole. La rivisitazione del classico romeriano sfrutta l'immagine degli infetti per rappresentare una società al collasso, un Mondo ossessionato dalla celerità, dalla brama repentina di ottenere ciò che desideriamo. Gli ultimi sopravvissuti all'infezione che ha contagiato la cittadina, gli ultimi esseri umani "liberi", si ritrovano quindi a fronteggiare un nemico all'apparenza imbattibile, a lottare contro un Destino inevitabile. Asserragliati nel grande magazzino, dovranno riuscire ad avere Fiducia l'uno dell'altro, a collaborare per trovare la Forza necessaria a sopravvivere. Il loro essere vivi, liberi, umani, comporta anche il fatto di essere diversi tra di loro, a differenza degli infetti omologati. Ciò sarà di grande ostacolo ai sopravvissuti, in quanto le loro diversità saranno motivo di dissidi e contrasti che ostacoleranno la convivenza. Ecco perché, nel commento di qualche giorno fa nell'altro topic, dicevo che in alcuni momenti appare un film a metà fra "Distretto 13" e "La Cosa", con personaggi, asserragliati da un nemico comune, che arriverebbero quasi a scannarsi tra di loro. Protagonista della pellicola, neanche a dirlo, una Donna. Una Donna forte, un'infermiera, per sua natura un Angelo Custode, che riesce a reagire al forte trauma iniziale, che si prodiga nella Lotta contro l'infezione dei conviventi fino a quando non c'è più niente da fare. Una persona che redarguisce spesso gli altri, un Esempio da seguire perché si riesca ad avere Fiducia l'uno degli altri, perché si trovi la Forza della collaborazione. Un altro personaggio, in particolare, instaurerà con lei un legame, una Forza che alla fine lo porterà ad effettuare una Scelta, nel pieno della sua Libertà, al fine di non minare la Speranza di sopravvivenza per la quale hanno lottato fin lì tutti quanti.

Come già detto quindi, non é difficile comprendere come e perché Nolan abbia ritenuto Snyder l'uomo migliore al quale affidare la realizzazione de "L'Uomo d'Acciaio". Il film mette in evidenza ed esalta i temi cari a Snyder, onnipresenti nella sua filmografia, ed essendo Superman un personaggio dalla doppia accezione (aliena ed umana), queste tematiche assumono anche una doppia sostanza, a seconda della realtà nella quale sono messe in gioco.
Nell'accezione aliena, ciò che viene oppresso é il libero arbitrio, privato ai kryptoniani dal metodo di controllo della vita vigente su Krypton. Nell'accezione umana, la Libertà oppressa é quella esistenziale, impedita al protagonista dai suoi stessi poteri, che lo rendono un diverso agli occhi ignoranti dell'Uomo. In entrambi i casi, un Destino all'apparenza ineluttabile, che però ognuno é in grado di forgiare, attraverso la propria Forza.
Ad infonderla ed alimentarla in Superman, saranno entrambe le coppie di genitori, capaci di compiere una Scelta, un Sacrificio in nome della Speranza. Famiglie caratterizzate dalla presenza di persone forti, tanto sul versante maschile (con le figure esemplari e sacrificali di Jor-El e Jonathan) quanto sul versante femminile. Lara ci viene mostrata per pochi minuti, ma é un tempo che basta e avanza per rappresentarcela come una Donna capace di accettare anche la Scelta più sofferta. Martha é la Forza materna, una Donna che non mostra paura neanche di fronte a chi potrebbe facilmente ucciderla (Zod), nel momento in cui questi rappresenta una minaccia per la vita di suo figlio. Tutte figure fondamentali nella formazione del protagonista, ma un'altra Donna il cui ruolo é centrale nell'evoluzione "snyderiana" di Superman, é il personaggio di Lois Lane; é lei, difatti, il primo essere umano (al di fuori della sua famiglia) a concedere Fiducia al protagonista, ad avere fede in lui, giocando quindi un ruolo di scintilla. E' da quel momento in poi che egli intraprenderà la strada che lo porterà a "consegnarsi" alla razza umana, come prova ultima di Fiducia; una Fiducia che non chiede agli esseri umani, ma lascia a questi ultimi la Scelta di riversarla in lui, nel libero arbitrio. Superman diventa così un condensato di Esempio, Fiducia, Sacrificio, Speranza, riversati in lui da chi lo ha reso un uomo libero di forgiare il proprio Destino, di effettuare una Scelta, di diventare un Angelo Custode per un'ancora acerba ed ingenua umanità da ispirare.

Edited by MAN of STEEL - 24/11/2013, 15:39
 
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view post Posted on 24/11/2013, 04:14     +1   +1   -1
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Qualche settimana fa tra l'altro ho recuperato Legend Of The Guardians di Snyder. Forse l'unico suo film che mi è veramente piaciuto, insieme a Man Of Steel (che però ha molti più difetti). Comincio a pensare che Snyder dovrebbe seriamente darsi all'animazione.. con una buona sceneggiatura può dare sfogo alla sua "creatività" senza sfociare nelle estremizzazioni visive che lo hanno reso famigerato.
Il film oltre ad avere una storia affascinante di base (ma qui il merito è del romanzo di partenza) usufruisce di una cgi di tutto rispetto e di un character design molto accattivante, e i rallenty nel film sono disseminati bene, piuttosto che contaminare anche scene non prettamente d'azione. Ho gradito la colonna sonora, anche se dovrei rivedere la pellicola per giudicarla meglio, ero più preso dal versante estetico; mentre il sonoro l'ho trovato di ottimo impatto.

La mia classifica dei film di Snyder è la seguente:
1) Legend Of The Guardians
2) Man Of Steel
3) 300
4) Watchmen
5) Sucker Punch
6) L'alba dei morti viventi

E come dicevo, di questi mi sono piaciuti solo i primi due (con grosse riserve per il secondo).
 
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view post Posted on 24/11/2013, 13:56     +1   -1
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Bel post, mi é piaciuto! :B):
È straordinario il modo in cui questo regista (così come molti altri) riesca ad essere visto in maniera totalmente differente attraverso gli occhi di ognuno. Mi trovi molto d'accordo sul fatto che la sua regia sia molto funzionale al Cinema d'animazione, anche perché si tratta di un cineasta che prepara gli storyboard di propria mano, essendo appassionato di disegno e pittura. Ciò lo ha portato ad infondere personalità, carattere e forza visiva al design di Krypton, così come ai mondi ed agli scenari immaginari di "Sucker Punch". In ragione di queste sue caratteristiche tecnico-artistiche, delle sue connotazioni tematiche e di una parte delle sue passioni, non lo vedrei però solo molto adatto al Cinema d'animazione, ma anche alla realizzazione di grandi trasposizioni in live-action di qualche Shonen e/o Seinen che potrebbero esplodere sul grande schermo grazie alla sua forza espressiva. :rock:
Ma resteranno forse sempre e solo sogni nel cassetto.
Da parte mia, stilerei ovviamente una classifica del tutto differente, avendo apprezzato, interpretato e valutato diversamente le sue pellicole, ma la tua rispecchia ciò che gli hai effettivamente riconosciuto, portandoti a valutarlo in un certo modo e ad apprezzarlo per certi suoi aspetti; quindi la apprezzo comunque molto, in qualità di suo estimatore. ^_^

Edited by MAN of STEEL - 24/11/2013, 15:41
 
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SonOfSilentAge
view post Posted on 23/12/2013, 20:17     +1   +1   -1




Interessante questa discussione. Snyder è un regista con cui ho un rapporto di amore/odio che varia a seconda dei periodi: potrei dire tranquillamente e senza problemi che questo è il regista che ultimamente mi fa riflettere di più in assoluto! Ho visto tutta la filmografia; da Watchmen in poi li ho visti tutti al cinema, 300 e Dawn of the Dead li ho recuperati in home video. Che dire?

Dawn Of The Dead
Il remake di Romero è svuotato di tutti i significati politici che aveva il film originale e secondo me era l'unica scelta possibile con cui si poteva affrontare quell'operazione. La sceneggiatura è abbastanza pietosa ma devo dire che era del tempo che un film di zombie non mi faceva realmente impressione: ci sono un paio di scene che non citerò per non spoilerare nessuno che mi sono rimaste parecchio impresse, nonostante siano passati più di due anni dalla prima e ultima visione

300
Nel bene e nel male ha fatto scuola. I cinefili ne parleranno male quanto vorranno, ma questo film è stato visto da mezzo mondo e secondo me è stato anche apprezzato, ha lasciato il segno. C'era già stato Sin City ad utilizzare tecniche particolari ma 300 le porta a livelli estremi, a tratti eccessivi forse, ma proprio per questo mi piace.

Watchmen
E qua arriva il bello: l'opera "infilmabile" che era stata in mano a registi ben più quotati prima di finire in quelle di Snyder. Per quello che vale, io lo trovo un film stupendo pur se capisco perfettamente chi l'ha odiato perchè di motivi per odiarlo ci sono. Io l'ho adorato. Pure le modifiche al finale secondo me funzionano nell'economia del film, di cui critico soltanto alcune scelte eccessive (troppo splatter in alcuni punti) e un certo dislivello della recitazione tra alcuni attori fantastici ed altri pessimi.

Legend Of The Guardians
Visivamente molto bello in certi punti, trama banale ma si tratta di un film coraggioso che ho apprezzato in certe scelte: si vedono animali che combattono e muoiono e dato il pubblico cui è destinato non mi sembra una scelta facilissima da compiere per un regista

Sucker Punch
Un punto di domanda enorme come una casa: ci è o ci fa? Tamarrissimo in certi punti, usa Jon Hamm bruciandoselo in un modo incomprensibile.. e la trama? Non sono sicuro di averla afferrata in pieno: ho bisogno di una seconda visione, uno di questi anni. Magari lo rivaluto.

Man Of Steel
Mi è piaciuto. I difetti li trovo più che altro in sceneggiatura, ma la regia l'ho apprezzata: l'uso della camera a mano non mi ha dato fastidio, lo trovo una scelta insolita per un cinecomic e quindi lo apprezzo. Purtroppo non l'ho ancora recuperato in home video quindi devo ancora rinfrescarmi la memoria, ma quando uscii dal cinema ero soddisfatto e le mie aspettative erano altissime.

Per il futuro non so che dire, sembra che ogni volta gli venga affidato un compito più difficile della volta precedente: da Watchmen al riavvio di Superman per arrivare al primo film dove Superman incontrerà Batman e in futuro magari anche la Justice League.. evidentemente alla Warner hanno più fiducia in lui di quanta ne avrei io! Ho bisogno di altri film per farmi un'idea precisa su di lui, ed ogni volta mi ripeto che voglio dargli un'altra chance: stavolta è l'ultima in assoluto.
 
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view post Posted on 23/12/2013, 23:18     +1   -1

Leggenda

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In realtà credo che in questo momento Snyder non può permettersi troppo margine, ossia fa quello che la Warner ordina. Certo, il film poi visivamente è suo (e si vede), ma ora come ora non gli sono concesse robe troppo personali (basti vedere roba come Sucker Punch) e forse è un bene.
 
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