Volevo lasciare all'interpretazione di ognuno la possibilità di valutare meglio la sua natura, ma credo che passerebbe davvero tanto, troppo tempo, stando alle parole fin qui spese. Perciò, mi vedo quasi obbligato a portare il discorso su binari diversi, esponendo il mio pensiero e spiegando perché si tratta, a tutti gli effetti e con pieno diritto, di uno dei miei registi preferiti.
In ogni sua pellicola, in ogni progetto da lui affrontato, Snyder riesce ad infondere tanto la sua natura artistica, quanto la sua venatura poetica. Lo fa con una naturalezza tale che riesce a fare, delle due, un tuttuno indissolubile, così che l'una trasporti ed esprima l'altra in maniera totale. Riconoscere i temi portanti della sua poetica non è difficile. Basta soffermarsi un attimo su quegli elementi e quelle caratteristiche apportate nell'adattamento dei fumetti, così come nell'adattamento dei libri della saga fantasy; o agli elementi e le caratteristiche intrinseche delle stesse opere originali. (Le parole che scriverò con le iniziali maiuscole, sono tutti elementi portanti della poetica snyderiana.)
Se si osservano, per esempio, le differenze tra la graphic novel ed il film di "300" (un film che subisce, dai cosiddetti "esperti", diverse critiche; quasi tutte fuoriluogo, semplicistiche e superficiali), salta subito all'orecchio una parola, che nel fumetto non viene quasi mai pronunciata (solo due o tre volte, se non ricordo male), ma che nel film viene costantemente rimarcata, onorata ed esaltata: Libertà!
La graphic novel di Miller si presenta quasi esclusivamente come una fantasiosa rappresentazione degli eventi storici, atta ad esaltare l'evento in sé (come momento storico importante) e, se vogliamo, il coraggio ed il valore degli artefici di tale impresa eroica. Snyder riesce ad andare oltre ciò, esaltando e portando a vero importante scopo della battaglia la difesa di un ideale: la Libertà. E' per questo che Leonida e di suoi 300 si battono fino alla morte, poiché l'alternativa sarebbe una Vita di sottomissione e schiavitù per il loro popolo. Non sarebbe Vita. Snyder vede la Vita come il nostro campo di battaglia, nel quale conduciamo una Lotta per la conquista (o il mantenimento) di ciò che c'è di più importante al mondo: la Libertà. La Vita ci pone molte volte nelle condizioni di avere un freno alla nostra Libertà, un ostacolo che si dimostra quasi sempre all'apparenza più forte di noi, ma del quale siamo in realtà molto più forti. Nel caso dei 300, questo si manifesta sottoforma dell'esercito persiano, un nemico all'apparenza imbattibile, ma al quale gli spartani mostreranno la vera Forza. Cos'é questa Forza che noi possediamo, capace di farci sormontare ogni ostacolo nel raggiungimento della Libertà? Nel caso dei 300, una fonte di questa é la Fiducia. "La vera Forza di uno spartano, é il guerriero al suo fianco.". Loro non sono forti perché addestrati, in forma, e fisicamente possenti, ma perché sanno che, qualunque cosa accada, ci sarà sempre un guerriero al loro fianco, pronto a coprirlo in ogni situazione; un altro uomo al quale quindi può affidare la sua Vita, non solo in formazione, ma anche quando agisce e si concentra sul singolo nemico che affronta (emblematica l'azione a due di Stelios ed Astinos, che nella graphic novel non é presente). Ciò che non é presente nella graphic novel, é l'altra Forza (in particolare la Forza di Leonida) sottolineata da Snyder; una fonte inesauribile, poiché la Forza più grande dell'universo: la Donna.
Nel caso di "300", la Donna é Gorgo, la regina di Sparta e moglie di Leonida. E' lei, dopo che suo marito é stato ostacolato dagli Efori, a donargli la Forza: dopo aver trascorso una notte d'Amore, é lei, difatti, a ricordargli che non deve agire secondo la legge di Sparta, né chiedersi cosa farebbe un cittadino spartano, un marito, un re, ma chiedersi che cosa farebbe un "Uomo Libero"! Ma la grande importanza che Leonida riversa nella figura di sua moglie, Snyder l'aveva già meravigliosamente tratteggiata, con quella splendida scena che precede la frase più famosa del film. Leonida deve scegliere le sue parole, ma prima di effettuare la Scelta, aspetta (cosa che non fa assolutamente nella graphic novel). Riflette, é perplesso, ma fa una cosa meravigliosa: volge lo sguardo a sua moglie. Solo dopo che lei gli rivolge un cenno con il capo, quasi a voler dire tacitamente: "Io sono con Te!", Leonida può agire liberamente, perché in possesso di una Forza che non gli farà rimpiangere quella Scelta. Forti di tutto ciò, quindi, i 300 spartani saranno, per la Vita del loro popolo, degli Angeli Custodi, un immenso Esempio finalizzato a riaccendere, attraverso il loro Sacrificio, la Speranza necessaria a risultare vittoriosi nella Lotta per la Libertà.
Nel successivo "Watchmen", l'ostacolo alla Libertà, il nemico imbattibile per i protagonisti, é rappresentato dal sistema americano e dalla società stessa, per i quali vorrebbero essere degli Angeli Custodi; ma si trovano anch'essi, essendo uomini, a dover lottare per la loro stessa Libertà. Ognuno di loro si ritrova infatti schiavo della sua condizione psicologica e della sua condizione di vita, così come si ritrova ad essere un "controllore controllato" del sistema. Lottano tutti, raggiungendola/ottenendola, con esiti differenti, così come lottano contro un destino apparentemente inevitabile, qual'è l'olocausto nucleare. Troveranno la Forza nella Fiducia (Fiducia nella verità per Rorschach, Fiducia reciproca per Gufo Notturno e Spettro di Seta, ecc...), ma l'evento più importante é la Fiducia che troverà il Dottor Manhattan nella Vita umana, per mezzo di Spettro di Seta. Ancora una volta la Donna come la più grande fonte di Forza, qui dichiarata apertamente come Miracolo della Vita. Ruolo di primaria importanza é quello di Rorschach, che incarna la Lotta per un ideale perseguito senza compromessi e che può, attraverso il suo diario, dove ha riportato la verità dei fatti, alimentare e diffondere la sua Speranza: che il mondo non sia schiavo di una bugia, ma Libero nella verità. E' una trattazione moooooooooolto semplificata di "Watchmen", che prende in esame solo uno dei suoi tanti aspetti, ma se ne potrebbbe parlare molto più approfonditamente ed io potrei farlo solo dopo aver letto la graphic novel (mi pento di non averla ancora letta), per conoscere ancor di più dove finisce Moore e comincia Snyder.
"Il Regno di Ga'Hoole - La Leggenda dei Guardiani", oltre ad essere un gioiello d'animazione digitale (la realizzazione tecnica é superba) é un racconto di formazione, perfettamente adattato alla (e dalla) visione snyderiana. Soren, il protagonista, é un Barbagianni, costretto da ciò ad una Vita ordinaria; ma la sua Speranza, il suo Sogno, é quello di vivere un'avventura con gli eroi della sua storia preferita, "La Leggenda dei Guardiani", mitici guerrieri alati (di cui sogna di far parte) che difesero in tempi lontani la loro popolazione dai malvagi Puri, una razza di gufi che considera i Barbagianni e le altre razze come "razze inferiori", ne rapisce i piccoli e cerca di costituire con essi un esercito plagiato al loro volere. Un nemico apparentemente imbattibile, un destino inevitabile. In questo caso, oltre alla Speranza di raggiungere la Libertà, si aggiunge il tema del Sogno, quello di Soren, che inizialmente Lotta per essere Libero di sognare, fino a vivere veramente quel Sogno e lottare per la Libertà di coloro che ama. La Forza, qui, quindi nasce anche dalla propria Fantasia, dalla capacità di esprimerla e liberarla, rendendo il protagonista capace di quel che altri non potrebbero mai fare, in quanto tengono incatenati ed uccidono i propri sogni. Così come non riesce a fare il fratello del protagonista, Kludd, personaggio che rappresenta proprio questa linea di pensiero e questa natura umana, che schiavizza facilmente l'uomo. Anche qui, a dar Forza al protagonista, ci pensa anche la Fiducia, un legame indissolubile venutosi a creare tra Soren ed i compagni della sua avventura, che si ritroveranno ad essere una Famiglia. Così come sono fonte di Forza gli insegnamenti e le lezioni apprese dagli stessi Guardiani della Leggenda, gli Angeli Custodi dei popoli liberi, che sono nei Sogni (e saranno nella realtà) immenso Esempio per Soren e fonte di Speranza, attraverso il grande spirito di Sacrificio che essi infondono nella Lotta per la Libertà. La Forza più grande dei Puri, neanche a dirlo, non é il loro potente e carismatico leader, ma la sua compagna; vera macchinatrice, attrice principale della schiavitù del suo esercito, così come di un altro evento rilevante nell'economia della storia (che ovviamente non dirò). Nel gruppo di Soren ci sono però altre due Donne, La Signora Plithiver e Gylfie, che saranno, come detto, fonte di Fiducia (e quindi Forza) per Soren. Non mancano le autocitazioni, così come citazioni e riferimenti che fanno di questo film quello che si potrebbe definire il personale "Star Wars" di Snyder. Un racconto di formazione quindi, che ispira ad essere liberi di credere nei propri Sogni, fino ad essere liberi di essere quello che desideriamo, forti delle nostre capacità (e di quelle di coloro che ci sono vicini) nelle quali nutriamo Fiducia e dalle quali traiamo la nostra Forza nella lotta per la Libertà.
Tutte le tematiche messe in gioco da Snyder, trovano totale espressione e massima rappresentazione nella sua opera più personale, il suo Capolavoro: "Sucker Punch".
La storia di una Donna la cui Libertà é stata negata, condannata alla prigionia (fisica e mentale) da un destino avverso, un nemico all'apparenza imbattibile, qual'é l'ingiusta reclusione in un manicomio. Qui, affronterà la sua Lotta per la Libertà, traendo Forza dalla sua stessa natura di Donna, dalla sua Fantasia, dal controllo su questa, sul proprio mondo (Fiducia in se stessa) e sul proprio Destino; conquistando la Fiducia della sua nuova Famiglia, per la quale sarà un immenso Esempio, un Angelo Custode ed una fonte di Speranza di vittoria nella Lotta per la Libertà. La condizione della protagonista la rende schiava di una situazione e di un luogo pericoloso dove é vittima impotente degli eventi; con la sua Fantasia, vivrà una realtà più "sopportabile", dove, oltre ad essere vittima, può esercitare un grande potere sugli uomini che abusano delle Donne. Ma ciò non basta per vincere, poiché dovrà oltrepassare un ulteriore specchio (il film é costellato di superfici riflettenti; emblematica una meravigliosa inquadratura) e ritrovarsi nel "paese delle meraviglie con le mitragliatrici", dove può esercitare pienamente la sua Forza ed avere un controllo totale sul suo Destino, proiezione fantastica della Forza che possiede nel mondo reale. Giungerà, alla fine del suo viaggio, a prendere coscienza di sé, del suo ruolo e compirà quindi una Scelta.
Un racconto strutturato su più livelli, che contrappone nettamente la Forza posseduta realmente dalla Donna, alla sua quasi totale impotenza di fronte alla crudeltà del luogo di prigionia e a coloro che ne sfruttano l'inferiorità fisica. Un film quindi avente per protagonista la più grande Forza dell'universo, che si apre e si chiude con un monologo atto a colpire (complice il montaggio) lo spettatore con un "Sucker Punch", un "pugno a sorpresa", che lo renda cosciente e consapevole di una verità semplicissima quanto di vitale importanza per uscire vincitori dalla Lotta per la Libertà!
Dopo tutto cio, non é difficile comprendere perché Nolan abbia ritenuto lui l'Uomo migliore al quale affidare la realizzazione de "L'Uomo d'Acciaio". Non ne parlo, perché se ne andrebbe troppo spazio e tempo, e perché ne ho già parlato un po', anche senza accennare direttamente alle tematiche care al regista, che speravo qualcuno riconoscesse.
Coerente in maniera totale alla sua natura, lo stesso Snyder é Libero. La sua regia é finalizzata ad enfatizzare, fino alla più totale e strabordante esaltazione, la grandezza della Lotta per la Libertà. Poiché questa é una Lotta che dovrebbe essere insita in ogni essere umano, combattuta da questo fino allo stremo, in maniera viscerale, pregna di carica ormonale, con tutte le Forze giunte a noi da chiunque sia in grado di donarcele (Fiducia, Angeli Custodi, Donna, Noi stessi), mettendo in pratica o essendo noi stessi Esempio e Speranza di vittoria. In quanto l'unica maniera possibile per essere Vivi é essere Liberi. Questa é, con parole mie, la ricerca poetica di Snyder: l'esaltazione della Forza profusa dall'essere umano nella Lotta per la Libertà!
Lo fa attraverso l'espressione totale della sua stessa Fantasia, libero da convenzioni e canoni commerciali nei quali rientrare, spiccando il volo oltre la barriera della cinematografia, raggiungendo un luogo dove spaziare tra i diversi stilemi rappresentativi di diverse arti visive, in una commistione continua e libera che si traduce nella Forza visiva dei suoi Sogni su schermo.
Un regista che infonde la sua natura artistica e la sua venatura poetica in ogni fotogramma, nella piena Libertà creativa (così come i suoi personaggi lottano per la piena libertà individuale, esistenziale, ideologica, psicologica, ecc.), traducendo, di fatto, le sue opere in veri e propri Inni alla Libertà. Un artista entusiasta che trasmette la sua energia in maniera eccezionale, rendendo speciale l'appuntamento con ogni sua pellicola e che rappresenta, per me, un baluardo di Libertà creativa ed espressiva, in un mondo cinematografico che sta via via perdendo sempre più quella Magia che prima lo caratterizzava. La stessa che mi fa prendere il volo incollato alla scia del mio "Peter Pan della macchina da presa": Zack Snyder!
Edited by §nake - 2/2/2014, 19:10