Joel ed Ethan sono cresciuti a St. Louis Park, un sobborgo di Minneapolis. I genitori, Edward e Rena, entrambi ebrei, erano l'uno docente di economia all'Università del Minnesota e l'altra di storia alla St. Cloud State University. Prima di intraprendere la carriera cinematografica, Joel ed Ethan frequentano il college e l'università; Joel si laurea in cinematografia alla New York University, mentre Ethan in Filosofia a Princeton.
Iniziano a lavorare nel mondo del cinema come assistenti sul set, e nel 1982 collaborano con l'amico Sam Raimi, anch'esso al debutto, in una produzione a basso costo che diverrà un vero e proprio cult: La casa.
Nel 1984 esordiscono in proprio con Blood Simple - Sangue facile, che li conduce ad un successo immediato, grazie all'attribuzione del prestigioso Premio della Giuria del Sundance Film Festival.
Entrambi sono autori di racconti, attività cui si dedicano per diletto. Nel 1999 è stato pubblicato in Italia il volume I cancelli dell'Eden (Einaudi) che raccoglie una parte della produzione letteraria di Ethan Coen.
Il cinema di Joel e Ethan Coen ha sempre goduto di una considerazione notevole presso i critici: già alla prima proiezione di Blood Simple al New York Film Festival del 1984 i critici valutarono il film del duo esordiente in maniera entusiastica, un atteggiamento insolito nei confronti di un film che muove dichiaratamente dal cinema di genere e che è quanto di più distante dai raffinati prodotti cinematografici che solitamente avevano la meglio al festival.
Uno dei motivi di questo successo è che il cinema dei Coen, pur muovendo dai (e all'interno dei) generi, si riveste subito di una forte impronta autoriale, con movimenti di camera ben visibili, a volte apertamente denunciati, un fortissimo stilismo e una lampante consonanza di temi e toni da un film all'altro.
Eppure i Coen, tra gli "autori" che popolano il cinema contemporaneo, sono quelli che più apertamente rigettano lo status di registi impegnati o la qualifica stessa di autori. Il loro è un cinema classico, nel senso più stretto del termine: un cinema fatto di generi, e allo stesso tempo un cinema autoriale, che dal genere si svincola per mostrare l'impronta dell'autore. Ma gli autori in questione rifiutano questo statuto e si negano al pubblico e alla critica, rifiutando agli uni il divismo tipico di molti registi contemporanei e agli altri qualsiasi discorso serio riguardo alla loro filmografia. Ed è il loro stesso cinema a rifiutare etichettature di ogni genere, positive o meno che siano, poiché innovativo e spiazzante, grottesco e ambiguo, in ultima analisi geniale. Un cinema prettamente formale dunque, proprio nell'epoca della crisi della componente estetica nel cinema (nonostante il 3D).
Questo atteggiamento è stato definito da alcuni critici sintomatico di una nuova concezione del ruolo dell'artista vicina al concetto di postmoderno.
FilmografiaBlood Simple - Sangue facile (Blood Simple) (1984)
Arizona Junior (Raising Arizona) (1987)
Crocevia della morte (Miller's Crossing) (1990)
Barton Fink - È successo a Hollywood (Barton Fink) (1991)
Mister Hula Hoop (The Hudsucker Proxy) (1994)
Fargo (1996)
Il grande Lebowski (The Big Lebowski) (1998)
Fratello, dove sei? (O Brother, Where Art Thou?) (2000)
L'uomo che non c'era (The Man Who Wasn't There) (2001)
Prima ti sposo, poi ti rovino (Intolerable Cruelty) (2003)
Ladykillers (The Ladykillers) (2004)
Non è un paese per vecchi (No Country for Old Men) (2007)
Burn After Reading - A prova di spia (Burn After Reading) (2008)
A Serious Man (2009)
Il Grinta (True Grit) (2010)
A proposito di Davis (Inside Llewyn Davis) (2013)
Edited by MAN of STEEL - 2/3/2014, 02:27