Si si va bene, Moonlight, La La Land, Manchester by the sea, gli oscar ecc. ecc. tutto molto interessante, però se permettete ora parliamo di cinema serio. HO VISTO 50 SFUMATURE DI NERO!!
Scommetto che non stavate nella pelle per l'attesa di questa recensione (due utenti di cui non farò i nomi di sicuro), quindi visto che vi voglio tanto bene eccola qui, tutta per voi. Ovviamente è SPOILER, se non vi sta bene m'importa il giusto, cioè una sega.
Cerchiamo di andare con ordine. Intanto va detto che c'è un cambio in sede di regia: da Sam Taylor-Johnson a James Foley. Per chi non lo sapesse, costui è passato dal dirigere un film come Americani (in originale Glengarry Glen Ross, 1992) - che aveva un cast formato da attori quali Al Pacino, Jack Lemmon, Kevin Spacey e Ed Harris e che ad oggi per il sottoscritto risulta, insieme a Wall Street di Oliver Stone, uno dei più interessanti film sul capitalismo americano degli anni '80 - a 50 sfumature di nero. Questo si chiama fare carriera. Credo che l'unico in grado di tenergli testa sia Alex Proyas, passato da Il Corvo (1994) a Gods of Egypt (2016). Ma sto divagando, dove eravamo rimasti? Ana e Christian si lasciavano davanti alle porte di un ascensore, lei infatti in quanto innocente e pura non poteva accettare di stare con un patito del sadomaso (ma che c'è di male nelle manette?) e quindi hanno deciso di rompere. Ma si sa, al cuor non si comanda e quindi non passerà molto tempo prima che i due si reincontrino (cioè la prima scena del film). Lui la inviterà a cena fuori e lei accetterà (però ci tiene a specificare "Vengo a cena con te, ma solo perché ho fame. Parliamo e basta"). Lui dev'essere veramente innamorato, perché decide di stracciare il contratto. Bye bye sadomaso. Infatti meno di dieci minuti dopo si consuma il primo amplesso tra i due, in modo del tutto tradizionale (o, come lo chiama lui, "alla vaniglia"). Nel proseguimento della storia avremo uno scavo psicologico del personaggio di Christian Grey, emergeranno i traumi del suo passato e le ragioni che l'hanno portato a divenire un patito dell'oggettistica, al punto da decidere di costruirsi una "stanza dei giochi". Si scoprirà che sua madre era tossicodipendente e lo trattava male, in più da adolescente è stato violentato da tale Helena (interpretata da Kim Basinger, e non ho dubbi che essere violentato da lei sia una di quelle cose che non si dimenticano...) - la quale verrà introdotta durante un ballo in maschera che è un chiaro omaggio ad Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick - esperienza traumatica dalla quale non si è mai del tutto ripreso. Inutile che stia a raccontare ulteriori sviluppi narrativi, anche perché la storia è particolarmente esile a questo giro, anche più che nel primo film, si punta molto di più sull'esibire il sesso. Si contano infatti, tra le altre cose, tre cunnilingus e due scene di sesso anale, più una serie di inquadrature ravvicinate sui seni di Dakota Johnson (si, le esce!), mentre credo che per contratto Jamie Dornan debba fare sesso semi-vestito (tiene sempre pantaloni e camicia addosso, bah). Lei sembra crederci, si impegna, mentre lui si è arreso e ha rinunciato a recitare. Va detto che però Christian in questo film farà di tutto per superare la sua fissa per le pratiche sadomaso, seppur con fatica (parole sue: "Io non sono un dominatore, sono un sadico!"). Sembra a un certo punto che ci sia riuscito, ma proprio quando pare che ce l'abbia fatta cosa gli chiederà Ana nel bel mezzo di un rapporto sessuale? "Portami nella camera rossa!" (ma allora dillo che te le cerchi, figlia mia!), dove apprendiamo come si usa un divaricatore. Nonostante tutto però entrambi sono felici, lui sembra essere guarito, proprio quando lei decide di accettare la sua natura di sadico. Come poteva finire questo film? Ma ovviamente con una proposta di matrimonio, con tanto di anello tempestato di diamanti che per permettermelo io dovrei lavorare minimo vent'anni. Ma non è finita qui comunque, perché ombre oscure aleggiano intorno ai nostri promessi sposi, non tutto fila liscio, ma di questo ne parleremo tra un anno, quando uscirà l'epico finale, l'ultimo capitolo della trilogia: 50 sfumature di rosso. L'hype è già alle stelle, altro che Dunkirk o Baby Driver, abbiate pazienza e saprete il finale. Qui il vostro affezionatissimo Noodles, passo e chiudo. Stay hungry, stay "Io non faccio l'amore: io scopo. Forte!".
P.S. Giusto per chiarire: questo film ha comunque più dignità di Suicide Squad
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